lunedì 25 marzo 2024
La dignità negata, la fame, un'umanità stremata. La riflessione del vicario della Custodia di Terra Santa
Il sacco di farina insanguinato a Gaza

Il sacco di farina insanguinato a Gaza

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Quaresima insanguinata in Terra Santa: duemila anni fa dal Sangue innocente di Cristo, in questi anni dal sangue innocente di tanti indifesi. Questa foto è stata scattata pochi giorni fa a Gaza. Quanta violenza su quel sacco di farina sporco di sangue, quanta dignità negata a chi chiede di mangiare e gli viene negato il cibo, lasciato fuori dal confine, non raggiungibile ma così vicino per poter essere consumato.

La foto parla di violenza senza fine, parla di fame, parla di ingiustizia, parla di un’umanità disumana. Parla di corse per conquistare il cibo, parla di scontri fra fratelli dello stesso popolo, con la stessa fame, con la stessa responsabilità e la stessa necessità di procurare il cibo ai propri cari. Parla della speranza di sopravvivere e della morte incontrata mentre si cerca di sopravvivere.

I quaranta giorni del tempo forte della Quaresima sono diventati un cammino faticoso per la Terra Santa ma dobbiamo difendere e proteggere la speranza. Questo cammino quaresimale sia la strada che porta alla Resurrezione, percorrendo la via della Pace.

Questa foto mi ha fatto pensare a Cristo che, sofferente fino alla morte di Croce, perdona chi lo crocifigge. Perdona perché si compia la volontà del Padre, perché si compia il Mistero Pasquale. Confido nella Misericordia di Dio perché quel sangue non chiami altro sangue, perché quella farina sia cibo e vita per quella povera gente.

Gesù ha donato il Suo corpo e il Suo Sangue perché avessimo la salvezza allora, ora e sempre. Il bianco della vita, della purezza, della pace si unisce al rosso del sangue innocente che dona la Salvezza eterna.
La Quaresima in Terra Santa ha questi colori durante questa guerra assurda, violenta e fratricida.

*vicario della custodia di Terra Santa

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