lunedì 27 dicembre 2010
L'ex uomo più ricco della Federazione russa, fondatore della compagnia petrolifera Yukos, in prigione dal 2003, è stato dichiarato colpevole anche nel secondo processo, che lo vedeva accusato di appropriazione indebita e riciclaggio di denaro, in relazione al furto di 350 milioni di tonnellate di petrolio.
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Mikhail Khodorkovsky è stato dichiarato colpevole dai giudici nel secondo processo per frode a carico del fondatore della compagnia petrolifera Yukos in prigione dal 2003. In particolare le accuse erano di appropriazione indebita e riciclaggio di denaro, in relazione al furto di 350 milioni di tonnellate di petrolio dalla compagnia che i due imputati - alla sbarra vi era anche il socio Platon Lebedev - dirigevano. Nel corso del processo gli imputati e i loro difensori hanno sottolineato come il nuovo processo sia stato istruito proprio poco prima della scadenza dei termini per la presentazione della richiesta di libertà vigilata. Il primo processo a loro carico si era infatti concluso nel 2005 con una condanna di Khodorkovsky a otto anni di carcere. E per la legge russa, la libertà vigilata può essere richiesta una volta scontata la metà della pena, termine che nel loro caso sarebbe arrivato solo otto mesi dopo la seconda incriminazione.I giudici non hanno ancora annunciato a quanti anni sarà condannato il 47enne ex oligarca. I pubblici ministeri avevano chiesto altri sei anni di carcere. Mentre in aula veniva letta la sentenza di colpevolezza, fuori del Palazzo di Giustizia centinaia di manifestanti chiedevano l'assoluzione di Khodorkovsky e denunciavano le accuse contro di lui come motivate politicamente.Khodorkovsky, all'apice del suo successo maturato negli anni '90, l'epoca del del "far west" eltsiniano, era arrivato ad essere l'uomo più ricco della Russia e aveva investito parte della sua fortuna per finanziare i gruppi dell'opposizione liberale e comunista nella Duma.
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