mercoledì 28 ottobre 2009
Sono almeno sei gli impiegati delle Nazioni Unite rimasti uccisi in un attentato contro una foresteria rivendicato dai taleban. Morti anche i tre aggressori, due guardie e un civile. La Farnesina: nessun italiano coinvolto. Lanciati razzi contro hotel di lusso della capitale: almeno 100 evacuati, ma nessuna vittima.
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Sei dipendenti delle Nazioni Unite sono rimasti uccisi questa mattina nel corso di un attacco contro una foresteria dell'Onu a Kabul. Oltre ai sei dipendenti dell'Onu, sono morti due ufficiali delle forze di sicurezza afghana e tre aggressori. È rimasto ucciso anche un civile che è stato raggiunto da una pallottola al capo dopo essersi affacciato dalla finestra di un edificio vicino, ha detto il capo del dipartimento investigativo della polizia di Kabul, Abdul Ghafar Sayedzada.Altre 9 persone sono rimaste ferite, secondo quanto riferito da un portavoce dell'onu, Adrian Edwards, che non ha precisato la nazionalità dei dipendenti, ma ha detto che non si tratta di afghani. «Si tratta di un gravissimo evento. Non era mai accaduto nulla di così grave in passato per noi», ha spiegato Edwards. L'attacco, nella zona del quartiere di Shar-e-Naw, è stato già rivendicato da un portavoce dei taleban. Con una telefonata all'Associated Press, il portavoce dei taleban Zabiullah Mujahid ha rivendicato la responsabilità dell'attacco, dicendo che tre militanti che indossavano giubbetti suicidi, armati di bombe a mano e mitra, hanno compiuto l'assalto. Gli attentatori sono tutti morti nell'assalto. Nel corso dell'attacco un razzo è stato lanciato contro il Serena Hotel, nel centro della capitale, dove alloggiano solitamente gli stranieri. Il razzo è caduto nel terreno dell'albergo ma non è esploso. Il portavoce ha detto che tre giorni fa i taleban hanno emesso un comunicato con il quale minacciavano tutte le persone che lavoravano all'organizzazione delle elezioni del 7 novembre per il ballottaggio tra Karzai e Abdullah. «Questo è il nostro primo attacco» ha detto Mujahid.La condanna durissima dell'Onu. Dura condanna delle Nazioni Unite all'attacco terroristico di oggi a Kabul contro proprio personale in Afghanistan. "Quella di oggi è una giornata nera per le Nazioni Unite in Afghanistan", ha detto in una dichiarazione il rappresentante speciale del segretario generale Ban Ki-moon per l'Afghanistan, Kai Eide. "Condanno duramente l'attacco di questa mattina nella guest house qui a Kabul, che è stato rivendicato dai taleban", ha aggiunto. "Questo brutale attacco è costato la vita ad almeno cinque dipendenti Onu e il ferimento di almeno altri nove", ha aggiunto Kai Eide, che ha anche anche espresso "le più profonde condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime dell'attacco: si tratta di una tragica perdita per ogni membro della famiglia Onu in Afghanistan". "Le Nazioni Unite sono presenti in Afghanistan da oltre mezzo secolo. Siamo stati qui per servire il popolo afghano. Tali attacchi da parte di qualsiasi gruppo insorgente sono quindi non solo un attacco contro la famiglia dell'Onu ma anche contro il popolo afghano e contro coloro i quali hanno maggiormente bisogno del nostro aiuto", ha aggiunto il rappresentante speciale per l'Afghanistan. "L'attacco di oggi non fermerà le Nazioni Unite dal proprio lavoro per ricostruire un Paese sconvolto dalla guerra e per dare un futuro migliore agli afghani. Rimaniamo al servizio del popolo afghano, anche se dovremo rivedere periodicamente le nostre misure di sicurezza alla luce dell'attuale situazione", ha concluso il norvegese Kai Eide.
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