lunedì 11 ottobre 2010
Il primo ministro israeliano oggi si era detto disponibile a congelare ulteriormente la costruzione di insediamenti in Cisgiordania in cambio del riconoscimento dello Stato ebraico da parte dei palestinesi. L'Autorità nazionale palestinese a Ramallah, però, non ha accettato.
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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu oggi si è detto disponibile a congelare ulteriormente la costruzione di insediamenti in Cisgiordania in cambio del riconoscimento di Israele come Stato ebraico da parte dei palestinesi. «Se la leadership palestinese dirà inequivocabilmente alla sua gente che riconosce Israele come patria del popolo ebraico, sono pronto a convocare il mio governo e chiedere un'ulteriore sospensione», ha detto Netanyahu in Parlamento.L'Autorità nazionale palestinese a Ramallah, però, ha respinto l'offerta espressa oggi alla Knesset dal premier israeliano Benyamin Netanyahu di una nuova moratoria degli insediamenti in cambio di un riconoscimento di Israele come «Stato-nazione degli ebrei».
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