lunedì 16 ottobre 2023
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 2.750. Uccisi anche 14 membri dello staff dell'Unrwa, l'agenzia Onu. Biiden avverte l'Iran: no a escalation. La replica: ci saranno danni
Sfollati palestinesi attendono l'apertura del valico di Rafah

Sfollati palestinesi attendono l'apertura del valico di Rafah - Reuters

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Il valico di Rafah fra Gaza ed Egitto è stato aperto, anche se al momento non ci sarebbe stato ancora alcun transito. Lo hanno riferito fonti locali secondo le quali al suo interno sono in corso i preparativi logistici per introdurre a Gaza aiuti umanitari e per consentire l'uscita di cittadini stranieri e di palestinesi con doppia nazionalità. Nelle ultime ore sul versante egiziano sono stati rimossi gli sbarramenti che ostruivano il valico. La Mezzaluna rossa di Gaza, equivalente locale della Croce Rossa, afferma che gli aiuti includono medicinali, coperte, materassi e scorte di acqua potabile. Secondo la Reuters Israele avrebbe confermato di aver concordato con gli Stati Uniti e con l'Egitto cinque ore di cessate il fuoco per permettere l'apertura del valico. Fino alle 14 ora locale, le 13 in Italia, sarà quindi possibile l''ingresso di aiuti umanitari nell'enclave palestinese e l'evacuazione di cittadini stranieri. Dall'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, è arrivata però una secca smentita: "Al momento non c'è un cessate il fuoco per gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e l'uscita degli stranieri". il portavoce militare Daniel Hagari, ha fatto sapere che l'esercito israeliano ha informato finora le famiglie di 199 ostaggi che si trovano a Gaza.

"Se ritenete che sia sicuro, potreste voler avvicinarvi al valico di frontiera di Rafah: potrebbe esserci pochissimo preavviso se il valico apre e potrebbe aprire solo per un tempo limitato", afferma il Dipartimento di Stato Usa in una nota rivolgendosi agli americani che si trovano nella Striscia di Gaza. Secondo un funzionario dell'Ambasciata palestinese a Washington, Kamel Khatib, citato dalla Nbc, ha reso noto che gli stranieri ed i palestinesi con nazionalità straniera potranno uscire da Gaza attraverso il valico di Rafah con l'Egitto a partire dalle 9:00 di questa mattina ora locale (le 8:00 in Italia), quando anche gli aiuti umanitari cominceranno ad arrivare a Gaza.

Si scava in cerca di sopravvissuti dopo un raid israeliano si Gaza

Si scava in cerca di sopravvissuti dopo un raid israeliano si Gaza - Reuters

L'Onu: non ci sono più sacchi per i morti

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 2.750: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas, citato da Haaretz. I feriti sono oltre 9.700, secondo la stessa fonte. L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha reso noto che quattordici membri del suo staff sono stati uccisi negli attacchi israeliani su Gaza: lo ha riferito Philippe Lazzarini, capo dell'agenzia, in una conferenza stampa domenica. "Erano insegnanti, ingegneri, guardie e psicologi, un ingegnere e un ginecologo". Lazzarini ha aggiunto che la maggior parte dei 13mila dipendenti dell'agenzia a Gaza sono stati sfollati. L’agenzia denuncia che “non ci ci sono abbastanza sacchi per i morti a Gaza".

Per il quinto giorno consecutivo, "Gaza è rimasta senza elettricità, portando sull'orlo del collasso i servizi vitali, compresi quelli sanitari, idrici e igienici, e aggravando l'insicurezza alimentare". L'Onu ricorda che la popolazione di Gaza ha "un accesso fortemente limitato all'acqua potabile". Drammatica anche la situazione degli sfollati. L'Unrwa torna a sottolineare che oltre un milione di persone, quasi la metà della popolazione totale di Gaza, sono state sfollate. Tra chi è stato costretto a lasciare la propria casa, "600.000 si trovano nell'area centrale, a Khan Yunis e Rafah", e di questi "quasi 400.000 si trovano in strutture dell'Unrwa". Un numero, spiega l'agenzia, "molto al di sopra della nostra capacità di assistere in modo significativo, anche con spazio nei nostri rifugi, cibo, acqua o supporto psicologico".

Le rovine a Jabalia dopo gli attacchi isrealiani

Le rovine a Jabalia dopo gli attacchi isrealiani - Reuters

Biden avverte l'Iran: evitare l'escalation. Teheran: gli Usa subiranno danni

Ieri Israele ha bombardato di nuovo nella notte Gaza, causando "diverse vittime" e postazioni di Hezbollah in Libano. Il presidente Usa, Joe Biden, ha affermato che Hamas deve essere "eliminato", ma allo stesso tempo ha avvertito che una occupazione di Gaza da parte di Israele sarebbe un "grave errore". Biden si è detto convinto che l'obiettivo principale debba essere "l'eliminazione di Hamas", ma allo stesso tempo ha spiegato che è "necessario avere una Autorità palestinese forte", requisito essenziale per un percorso che apra la "strada ad uno Stato palestinese". "Non ora, ma... penso che Israele capisca che una parte significativa del popolo palestinese non si sente rappresentato" dal movimento islamista e dai suoi "elementi estremi" e "non condivide le opinioni di Hezbollah".

Biden ha esortato l'Iran ad "evitare una escalation" del conflitto e ha affermato che "non ci sono prove chiare" che Teheran sia dietro l'attacco di Hamas a Israele. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu ha invitato Biden in Israele. Funzionari statunitensi e israeliani stanno discutendo la possibilità di una visita che richiederebbe una organizzazione capillare ed enormi misure di sicurezza. La Casa Bianca ha precisato che al momento il presidente non ha in programma nuove visite.

La replica di Teheran: gli Stati Uniti subiranno "danni significativi" se la guerra in corso a Gaza si trasformerà in un conflitto più ampio. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian secondo quanto riporta Al Jazeera. "Abbiamo trasmesso il nostro messaggio al regime sionista attraverso i suoi alleati: se non cessano le loro atrocità a Gaza, l'Iran non può semplicemente rimanere un osservatore", ha detto Amirabdollahian, riferiscono media statali iraniani. "Se la portata della guerra si espande, danni significativi verranno inflitti anche all'America", ha aggiunto Amirabdollahian.


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