lunedì 26 giugno 2023
L'episodio è avvenuto a Sokoto: un video sul Web testimonia la lapidazione. La vittima un macellaio «colpevole» di una offesa portata al profeta Maometto. I colpevoli sono fuggiti
Un tribunale della sharia a Sokoto

Un tribunale della sharia a Sokoto - Ansa

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La folla ha linciato un uomo musulmano a Sokoto, capitale dell'omonimo Stato, del nord della Nigeria, accusandolo di aver bestemmiato il profeta Maometto, hanno dichiarato la polizia locale e i residenti. Usman Buda, un macellaio che lavorava nel mattatoio della città di Sokoto, «è stato lapidato e attaccato da fedeli musulmani che gli hanno inflitto gravi ferite», ha dichiarato il portavoce della polizia locale Ahmad Rufa’i. Gli aggressori sono fuggiti quando la polizia è arrivata sul posto e Buda è stato portato in ospedale, dove è stata confermata la morte, ha aggiunto Rufa'i.

La blasfemia è punibile con la morte secondo la sharia, che si applica insieme alla legge ordinaria in una dozzina di Stati della Nigeria settentrionale dove la maggioranza della popolazione è musulmana. Un video dell’attacco, ampiamente condiviso sui social network, mostra un uomo con una camicia senza maniche insanguinata che barcolla e cade mentre la folla gli lancia pietre. In sottofondo si sente una voce che grida «Uccidetelo» in Hausa, la lingua più parlata nel nord della Nigeria.Il linciaggio è avvenuto un anno dopo la lapidazione di una cristiana sempre a Sokoto con accuse simili. Nel maggio 2022, una studentessa cristiana dello Shehu Shagari College di Sokoto è stata lapidata e il suo corpo bruciato da una folla di studenti dopo che aveva postato sui social network un messaggio ritenuto offensivo nei confronti del profeta. Amnesty International Nigeria ha invitato il governo a indagare sull'incidente, a denunciare i colpevoli e a «stroncare urgentemente sul nascere l’ondata di omicidi per blasfemia». Il governatore dello Stato di Sokoto, ha chiesto alla popolazione di non farsi giustizia da sola e al tempo stesso ha ribadito la tolleranza zero per chi offende l’islam.

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