venerdì 31 luglio 2009
Nei sei attacchi almeno altre 64 persone sono rimaste ferite. Uno dei centri di preghiera bersaglio degli attentati è quello frequentato dai seguaci di Moqtada al-Sadr, leader religioso sciita.
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Sciiti nel mirino a Baghdad, dove una serie di sei ordigni sono esplosi davanti ad altrettante moschee della capitale irachena, causando almeno 27 morti e 50 feriti. Uno dei centri di preghiera bersaglio degli attentati è quello frequentato dai seguaci di Moqtada al-Sadr, leader religioso sciita.L'attacco più devastante è avvenuto nel distretto di Al-Shaab, dove un'autobomba ha provocato 21 morti e 35 feriti fuori dalla moschea di Al-Shurufi. Quattro persone sono invece morte a Diyala, davanti alla moschea di Al-Rasoul Al-Adham, due persone sono rimaste vittime di altrettanti ordigni nei quartieri di Zafaraniyah e Kamaliyah, mentre un'ultima bomva a Al-Elam ha causato 4 feriti. Negli ultimi due mesi la maggioranza sciita è stata spesso l'obiettivo degli attentati a Baghdad, facendocrescere il timore che i combattenti di Al-Qaeda stiano cercando di riattizzare gli scontri etnici nel paese, che fra il 2006 e il 2007 hanno causato decine di migliaia di morti.
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