venerdì 13 febbraio 2015
​Atti di vandalismo: è il sesto episodio anticristiano da novembre nella capitale indiana. Per la prima volta il premier chiede «mano pesante con i colpevoli».
ANALISI India più ostile, sos dei cristiani (Stefano Vecchia)
COMMENTA E CONDIVIDI
Sconosciuti hanno attaccato nella notte tra giovedì e venerdì una scuola cattolica a Nuova Delhi compiendo atti di vandalismo al suo interno e mettendo fuori uso la telecamera a circuito chiuso. Si tratta del sesto attacco anticristiano da novembre a Delhi, dove sono state anche danneggiate varie chiese. E per la prima volta si muove il premier. Narendra Modi, leader del partito nazionalista indù (Bjp), ha convocato il capo della polizia della capitale chiedendogli di "usare la mano pesante con i colpevoli di questo atto". Il nuovo governatore di Nuova Delhi, Arvind Kejriwal, leader del Partito dell'Uomo comune (Aap), ha condannato l'attacco assicurando via Twitter che "simili azioni non saranno tollerate". La direttrice della scuola, suor Lucy John, ha spiegato ai giornalisti che il gruppo di persone entrate ha messo fuori uso le telecamere installate dentro l'edificio, ma non quelle all'esterno, e i filmati sono ora all'esame della polizia. "Hanno rovistato in tutti gli armadi", ha aggiunto la suora, precisando che "si sono impossessati di 12.000 rupie (170 euro)", ma che "nessun oggetto religioso è stato danneggiato". Il portavoce dell'arcivescovado di Delhi, padre Dominic Emmanuel, ha dichiarato che questo episodio "non può non essere messo in relazione con i recenti attacchi alle chiese cattoliche".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: