sabato 8 maggio 2021
I fornitori degli oltre 100 ingredienti e strumenti necessari faticano a tenere il passo della domanda
I tanti ostacoli che limitano chi fabbrica

Ansa

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Se le compagnie farmaceutiche centreranno gli obiettivi annunciati, quest’anno produrranno 10 miliardi di dosi di vaccini anti-Covid. La produzione mondiale di vaccini sarà quindi triplicata rispetto ai livelli di prima della pandemia. La disponibilità di materie prime, personale specializzato, macchinari e stabilimenti però è limitata. Ed è questa scarsità – più dei brevetti – il primo freno ad un ulteriore aumento della produzione di vaccini, prodotti complessi in cui il 70% del tempo di produzione è dedicato ai controlli della qualità del processo e del prodotto.

Questo vale per i vaccini più tradizionali, come quelli a vettore virale di AstraZeneca e Johnson & Johnson, ma ancora di più per quelli basati sul mRNA come Pfizer-BioNTech o Moderna. L’Ifpma, associazione internazionale dell’industria farmaceutica, ha spiegato che i fornitori degli oltre 100 ingredienti e strumenti per produrre vaccini faticano a tenere il passo dell’aumento della domanda.

Scarseggiano strumenti banali come le fiale e macchinari più complessi come i bioreattori. Mancano le persone per gestire il “trasferimento tecnologico” da uno stabilimento all’altro. Pascal Soriot, ceo di AstraZeneca, ha fatto infuriare le Ong quando ha detto che gli ingegneri dell’azienda non possono dedicarsi a istruire altre imprese perché sono totalmente impegnati nello sviluppare la produzione delle società con cui l’azienda ha già siglato accordi per la produzione. Per i vaccini basati sul RNA messaggero – prodotti biotecnologici che prima della pandemia erano solo sperimentati in qualche laboratorio tra Germania e Nordamerica – il problema della scarsità di forniture e competenze è ancora maggiore. Le aziende capaci di produrre mRNA sono poche decine nel mondo. Quelle in grado di combinare mRNA con i lipidi per generare quelle nanoparticelle lipidiche che sono il “cuore” del vaccino sono ancora meno.

Le persone capaci di gestire un processo come questo sono qualche centinaia nel mondo, ha scritto l’analista . «Non puoi assumere personale che sappia come fare mRNA, queste persone non esistono» ha detto Stéphane Bancel, ceo di Moderna, aggiungendo che per la sua azienda la sospensione dei brevetti «non fa nessuna differenza».

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