lunedì 26 settembre 2022
Cerimonia di Stato per le esequie dell'ex premier, assassinato l'8 luglio durante un comizio. Ma il 56% dei giapponesi è contrario e critica la decisione del governo anche con cortei di protesta
Una manifestazione di protesta a Tokyo contro i funerali di Stato per l'ex premier Abe

Una manifestazione di protesta a Tokyo contro i funerali di Stato per l'ex premier Abe - Ansa

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A Tokyo è tutto pronto per i funerali di Stato in pompa magna di domani dell'ex premier Shinzo Abe, assassinato lo scorso 8 luglio all'età di 67 anni, in un clima di crescente contestazione della popolazione per la spesa esorbitante della cerimonia, più costosa di quella sostenuta nel Regno Unito per seppellire la regina Elisabetta II.

Il quotidiano giapponese Asahi Shimbun riferisce dell'evento altamente simbolico come un momento di "diplomazia funeraria" ai vertici per il primo ministro in carica, Fumio Kishida, impegnato da oggi fino al 28 settembre in una trentina di colloqui con importanti leader mondiali.

Secondo i numeri ufficiali, in tutto 4.300 persone prenderanno parte al funerale di Stato - un evento di tre giorni - tra cui 700 responsabili politici e istituzionali stranieri di ben 218 Paesi, organizzazioni regionali ed internazionali. Tra i primi a essere ricevuti all'Akasaka Palace, o State Guest House, una delle due pensioni statali del governo nel quartiere di Minato, saranno la vicepresidente Usa, Kamala Harris, e il presidente del Vietnam, Nguyen Xuan Phuc.

In tutto da oggi vengono dispiegati 20mila agenti di polizia oltre a 17.500 altri uomini della polizia metropolitana di Tokyo, molto di più rispetto al dispositivo di sicurezza predisposto per la cerimonia di insediamento dell'imperatore Naruhito nel 2019 e il vertice Quad dello scorso maggio con Usa, Australia e India. Tutte le strade attorno al Nippon Budokan Hall saranno chiuse così come lo spazio aereo, da oggi a mercoledì.

Mentre il Giappone combatte l'inflazione per la prima volta da decenni, i critici sottolineano che il funerale costerà di più rispetto a quello della regina Elisabetta II - secondo il Daily Mirror's 1,66 miliardi di yen contro 1,3 per quello della sovrana britannica - con il rischio di vedere le spese lievitare ulteriormente rispetto a quanto previsto, ma senza ottenere in cambio la visita dei più grandi leader attualmente in carica. Pertanto sono in tanti ad affermare che i soldi sarebbero spesi meglio per aiutare le famiglie a basso reddito che soffrono di più per la congiuntura economica sfavorevole.

Secondo una serie di sondaggi, tra cui quello svolto dall'Asahi Shimbun, ormai il 56% dei giapponesi è contrario alla celebrazione e ne chiede la cancellazione. Per il 70% degli intervistati dall'agenzia stampa Kyodo il costo è davvero esorbitante. Nei giorni scorsi, in segno di protesta, un uomo si è immolato col fuoco nei pressi dell'ufficio del primo ministro a Tokyo e in 10mila hanno marciato nella capitale chiedendo di annullarlo.

In Giappone i funerali di stato sono una rarità: quelli di Abe saranno i secondi dopo quelli dell'ex premier Shigeru Yoshida, considerato l'artefice della costruzione del Giappone dopo la Seconda guerra mondiale, deceduto nel 1967.

Abe è stato assassinato a Nara, lo scorso 8 luglio, durante un comizio elettorale per il voto alla Camera Alta da un uomo di 41 anni, Tetsuya Yamagami, che ha usato una sorta di pistola artigianale fatta di legno e ferro. L'episodio ha scioccato l'intera nazione, dove il tasso di criminalità è tra i più bassi al mondo. Sei giorni dopo il tragico fatto (e dopo esequie in forma privata), Kishida annunciò la decisione di celebrare un funerale di Stato, facendo subito scattare le critiche di una parte, poi crescente, della popolazione e degli analisti politici secondo i quali il provvedimento del governo non ha basi solide per decretare un funerale di stato.

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