lunedì 20 novembre 2017
Fallite le trattative con i liberali della Fdp. Oggi la cancelliera torna dal presidente Steinmeier. Improbabile un ritorno alla Grande Coalizione con i socialisti
La cancelliera tedesca Angela Merkel: per lei è tutta in salita la strada della formazione del nuovo governo (Ansa)

La cancelliera tedesca Angela Merkel: per lei è tutta in salita la strada della formazione del nuovo governo (Ansa)

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Sono fallite le trattative con i liberali della Fdp per la formazione di un governo di coalizione Fdp-Cdu/Csu e Verdi, in Germania. «Mi dispiace di non essere riusciti ad arrivare a un'intesa reciproca» ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, annunciando che oggi stesso andrà dal presidente Frank-Walter-Steinmeier per informarlo della situazione. È dal 24 settembre, data del voto per il rinnovo del Bundestag (il Parlamento federale di Berlino), che Merkel cerca di mettere assieme e una una maggioranza politica in grado di dare un esecutivo stabile alla Germania.

Ora appaiono 3 le strade percorribili. Anche se la prima sembra essere già stata esclusa dal leader Spd, Martin Schulz, che ha ribadito: «Gli elettori hanno respinto la Grande Coalizione», alludendo al crollo della Spd nel voto di settembre.

1) Un ritorno della Grande Coalizione Spd-Cdu/Csu

È l'ipotesi meno probabile. Si tratta di ripetere l'esperienza che ha segnato l'ultima legislatura: un governo di large intese tra Cdu/Csu e socialisti del Spd. Schulz aveva parlato prima dell'annuncio dell'avvenuto fallimento delle trattative tra Merkel e i liberali, ma le sue parole sono state confermate - a trattative interrotte - dal suo vice Ralf Stegner, il quale ha ribadito che il suo partito intende restare all'opposizione. Venerdì Schulz aveva detto chiaramente di preferire un ritorno alle urne.

2) Un governo di minoranza

In qualità di leader del partito più popolare, Merkel potrebbe anche guidare un governo di minoranza, alleandosi in coalizione con la Fdp o con i Verdi. In assenza di una maggioranza parlamentare, sarebbe poi costretta ad assicurarsi il sostegno di altri partiti di volta in volta, sulle singole decisioni politiche. Finora, i governi di minoranza in Germania sono stati un evento raro e sono esistiti solo a livello di singoli Stati, non federale. L'immagine internazionale di Merkel ne uscirebbe indebolita.

3) Ritorno alle urne

In mancanza di alternative, il presidente Steinmeier potrà sciogliere il parlamento e convocare nuove elezioni. Il voto dovrebbe tenersi entro 60 giorni. Per il partito di Merkel il passo è rischioso: il risultato potrebbe infatti essere inferiore a quello del 24 settembre, che ha fatto registrare il 32,9% delle preferenze a favore del blocco conservatore mentre ha visto affermarsi come terza forza i populisti di estrema destra di Alternativa per la Germania (Afd), entrati per la prima volta nel Bundestag, con il 12,6% dei consensi.

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