lunedì 18 ottobre 2010
La Francia non si piega alla riforma delle pensioni voluta da Nicolas Sarkozy e la protesta sta paralizzando i trasporti. Alla vigilia del via libera al Senato per la riforma che porta a 62 anni l'età minima e a 67 la massima per andare in pensione, si sono moltiplicate le iniziative sindacali in tutto il Paese e monta la tensione con il governo.
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La Francia non si piega alla riforma delle pensioni voluta da Nicolas Sarkozy e la protesta sta paralizzando i trasporti. Alla vigilia del via libera al Senato per la riforma che porta a 62 anni l'età minima e a 67 la massima per andare in pensione, si sono moltiplicate le iniziative sindacali in tutto il Paese e monta la tensione con il governo.Il premier, Francois Fillon, ha avvertito domenica sera che non accetterà che i sindacati blocchino il Paese e ha attivato un'unità di crisi per monitorare la situazione dei rifornimenti. Il governo ha convocato una riunione di emergenza per la crisi carburante a frotne di circa il 20-25% dei distributori del Paese oramia a secco. La situazione si fa di ora in ora più critica. Metà dei treni fermi, centinaia di licei chiusi con scontri tra giovani e polizia, le 'operations escargot' (operazioni lumaca) dei camionisti per bloccare le strade, decine di raffinerie bloccate e oltre 1.500 stazioni di rifornimento con problemi o a secco di carburante; e per domani, nuova giornata di sciopero generale e manifestazioni, si prevede che anche gli aeroporti andranno in tilt.Il blocco delle raffinerie, cominciato venerdì, prosegue nonostante il governo abbia minacciato di riaprirle anche con la forza. I problemi continuano nelle principali raffinerie del Paese e un certo numero di stazioni di servizio già comincia a sentire gli effetti della mancanza di carburante. La mobilitazione degli studenti è stata punteggiata da alcuni incidenti. Davanti alla scuola Joliot-Curie, a Nanterre, c'è stato un vero e proprio confronto tra giovani e polizia. Dopo una mattinata di atti vandalici, con i giovani che rovesciavano auto e bersagliavano pensiline e cabine telefoniche lanciando pietre, la polizia ha risposto con gas lacrimogeni. Incidenti anche a Combs-laVille, a Lagny, a Lille, vicino Rouen. Nei trasporti ferroviari, un TGV su due è bloccato e gli scioperi hanno avuto ripercussioni anche sui collegamentiinternazionali, già in ginocchio per la concomitante astensione dal lavoro dei ferrovieri belgi.Alle proteste si sono uniti nelle ultime ore anche i camionisti, che moltiplicano le azioni di blocco della circolazione lungo tutto il Paese, causando numerosi ingorghi.I camionisti francesi bloccano o rendono difficile la circolazione in vari punti strategici del Paese. Le azioni sono particolarmente intense negli accessi alle raffinerie e ai depositi di combustibile. Il blocco principale è su un'autostrada nel nord, vicino a Lille, dove un corteo di 15 veicoli leggeri e due camion circolavano a bassa velocità e hanno provocato una fila di una decina di chilometri. Nella regione di Parigi, rimane bloccata un'autostrada che porta ad est ed è rallentato il traffico su un'altra verso ilSud..
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