giovedì 10 dicembre 2009
Un gruppo di uomini armati appartenenti a una tribù delle zone montane ha fatto irruzione in una scuola elementare nel sud delle Filippine e ha preso in ostaggio almeno 55 persone tra bambini e insegnanti. Lo hanno riferito le autorità. Il rapimento è avvenuto pochi giorni dopo un massacro, in una provincia vicina, in cui sono state uccise 57 persone.
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Un gruppo di uomini armati appartenenti a una tribù delle zone montane ha fatto irruzione in una scuola elementare nel sud delle Filippine e ha preso in ostaggio almeno 55 persone tra bambini e insegnanti. Lo hanno riferito le autorità. Il rapimento è avvenuto pochi giorni dopo un massacro, in una provincia vicina, in cui sono state uccise 57 persone, in u n episodio che fatto rialzare le tensioni in vista delle elezioni presidenziali del 2010.Gli ostaggi sono tenuti prigionieri in una zona di montagna nei pressi della cittadina di Prosperidad, nella provincia di Agusan del Sur, dicono le autorità. La polizia dice che il gruppo ha sequestrato all'inizio 75 persone per liberarne poi successivamente 18, tra cui 17 bambini, mentre alte due sono riuscite a fuggire. Le autorità descrivono gli uomini armati come banditi e affermano che non c'è stata ancora alcuna richiesta da parte loro. Alcuni funzionari affermano che potrebbero avere preso ostaggi perché la polizia li stava per bloccare."Sono in corso negoziati sotto la guida dell'ufficio provinciale del welfare", ha detto ai giornalisti il capo della polizia della regione, Lino Calingasan. "Non siamo al corrente del motivo del rapimento ma gli uomini armati hanno chiesto di tenere i soldati e i poliziotti lontani dall'area".A novembre 57 persone, tra cui 30 giornalisti, sono stati uccisi nella provincia di Maguindanao mentre si recavano a presentare la candidatura di un esponente politico alle elezioni del 2010.L'episodio ha provocato l'imposizione della legge marziale a Maguindanao e una vasta operazione di polizia nel sud delle Filippine.
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