venerdì 19 agosto 2022
Si sono assopiti a 11mila metri di altezza mentre volavano con un Boeing 737 da Khartum ad Addis Abeba: li ha svegliati l'allarme della guida automatica
Piloti si addormentano e mancano l'atterraggio

Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

I due piloti di un Boeing 737 da 154 posti partito da Khartum e diretto ad Addis Abeba si sono addormentati mentre volavano a undicimila metri di altezza, mancando l'atterraggio nella capitale etiope ed atterrando 25 minuti più tardi al secondo tentativo. Lo rivela la rivista specializzata Aviation Herald, secondo cui il traffico aereo ha cercato, invano, di contattare l'equipaggio dopo che avevano superato il punto di discesa all'aeroporto di Addis Abeba. I piloti dell'Ethiopian airlines si sono svegliati solo quando ha cominciato a suonare l'allarme del pilota automatico e a quel punto hanno iniziato le manovre per l'atterraggio del Boeing, avvenuto in sicurezza. L'episodio risale a lunedì di Ferragosto e la rotta da coprire era di meno di due ore. La rivista non rivela quanti passeggeri vi fossero però a bordo.
Diverse le reazioni alla notizia, tra la comprensione per gli orari sempre più compressi dei lavori allo shock per il fatto che si fossero addormentati in volo. «Non darei la colpa all'equipaggio dell'Ethiopian in particolare - è una cosa che potrebbe accadere a qualsiasi equipaggio del mondo e probabilmente è accaduta. La colpa è della compagnia e delle autorità di regolamentazione», si legge in un commento sul sito web Aviation Herald.
Un altro utente ha suggerito che c'è solo una soluzione: «Licenziamento. Fine della storia. Punto e basta». Altri hanno visto il lato divertente della vicenda, commentando su Twitter: «Dormire sul lavoro porta a nuove altezze!». Un analista dell'aviazione, Alex Macheras, ha definito l'incidente «profondamente preoccupante»: «La stanchezza dei piloti non è una novità e continua a rappresentare una delle minacce più significative per la sicurezza aerea a livello internazionale».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: