venerdì 22 settembre 2023
Il provvedimento del sindaco Adam è destinato ai profughi single. Con oltre 60mila rifugiati, la città è in difficoltà. E la campagna elettorale si fa anche su questo. Record di arrivi dal Messico
Migranti in fila davanti all'ingresso del centro di accoglienza del Roosevelt Hotel a New York

Migranti in fila davanti all'ingresso del centro di accoglienza del Roosevelt Hotel a New York - Ansa

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New York soffoca, sotto il peso dei migranti che le città governate dai repubblicani, in testa quelle del Texas e della Florida, scaricano sul "santuario" democratico. Perché in America anche la campagna elettorale si "combatte" con i migranti. Così, nel tentativo di scoraggiare il flusso dei migranti verso New York, il sindaco Eric Adams ha deciso di limitare a due mesi la permanenza nei centri di accoglienza di profughi adulti single. Gli 'sfratti' inizieranno domani, con migliaia di migranti che si troveranno così senza un posto dove dormire o un lavoro, dopo la deroga concessa ai richiedenti asilo di mantenersi lavorando per un periodo limitato. Il sindaco ex poliziotto, democratico ma su posizioni centriste, sembra quindi evidenziare una sua posizione critica verso le politiche adottate per decenni dalla città di fornire riparo ed assistenza a chiunque ne avesse bisogno per tutto il tempo necessario.

Con oltre 60mila migranti affidati alle cure della città, e i centri di accoglienza come il Roosevelt Hotel ormai stracolmi, Adams ha parlato più volte di una situazione insostenibile che rischia di 'distruggere New York'. "Quello che non si comprende a pieno è quanto accogliente New York sia stata finora verso i migranti, da molti punti di vista, e questo è il motivo principale per cui vengono qui", argomentano con Politico consiglieri del sindaco, spiegando come la nuova misura è invece tesa a scoraggiare questi arrivi. "Se ora si capisce che non è garantito un posto dove stare, questo fa diminuire il flusso", aggiunge.

Anche la governatrice, sempre dem, Kathy Hochul esprime le stesse preoccupazioni: "Non si è mai inteso che questo deve essere un obbligo per la città di ospitare letteralmente il mondo intero", ha detto, aggiungendo comunque che si vuole continuare a garantire che "nessuna famiglia finisca per strada: non vogliamo che non succeda niente ai bambini, ma vogliamo anche che il mondo sappia che ci deve essere un limite a questo".

La misura di Adams è stata subito contestata dai gruppi che proteggono i diritti dei migranti, dicendo che in questo modo alle persone non rimarrà altra alternativa che dormire per strada. "Misure del genere non sono ben pensate e sono totalmente miopi e avranno delle ripercussioni molto pericolose, aumentando il numero degli homeless per strada", ha dichiarato Shahana Hanif, presidente della commissione immigrazione del consiglio comunale newyorkese. Intanto, la città di New York ha notificato oltre 10mila 'sfratti' e sta aspettando l'esito del ricorso, presentato lo scorso maggio, per sospendere il "diritto al rifugio", che New York riconosce dal 1981.

E èper quanto riguarda i nuovo arrivi, al con fine messicano si registra un nuovo record. Il numero di migranti arrestati dagli agenti di frontiera Usa dopo aver attraversato illegalmente il confine meridionale dal Messico è salito a livelli quasi record a settembre, ponendo un test importante sulla strategia per l'immigrazione di Joe Biden. A rivelarlo sono dati federali non pubblicati, ottenuti da Cbs News. Gli agenti della polizia di frontiera hanno arrestato circa 140.000 migranti durante i primi 20 giorni di settembre, una media di circa 6.900 al giorno, secondo i dati interni dell'agenzia. Numeri che rappresentano un aumento del 60% rispetto alla media giornaliera di 4.300 a luglio

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