Ansa
A Seul, da domani, tutti saranno più giovani di un anno o anche di due. Il compleanno sarà celebrato unicamente secondo il sistema internazionale occidentale, quello gregoriano, come voluto dal presidente conservatore Yoon Suk-yeol. In base a una legge approvata a dicembre scorso, tutti i documenti dovranno riportare l'età che si basa sulla data di nascita e comincia a contare gli anni dal numero zero. Nel Paese, infatti, vigevano finora tre diversi sistemi che generavano confusione e ritardi: l’età tradizionale coreana, quella “del calendario” e quella occidentale. La prima cominciava a contare gli anni dal numero uno, considerando lo zero prossimo al concepimento, e aggiungeva un altro anno ogni primo gennaio: ad esempio un bambino nato a giugno 2023 avrebbe due anni all’inizio del 2024. La seconda partiva invece da zero, ma anche questa aggiungeva gli anni a gennaio. La terza e ultima è la nostra età, quella che celebra l’anniversario nel giorno esatto della nascita.
«Il sistema unificato di calcolo ridurrà di molto i costi sociali dovuti a diversi sistemi impiegati finora», ha dichiarato il ministro della legislazione governativa Lee Wan-kyu. Secondo un sondaggio fatto a settembre dal governo, più dell'80% dei sudcoreani sosteneva la riforma. Il calendario gregoriano è diventato usanza comune nel Paese dagli anni ‘60 per l’influenza americana. La standardizzazione del calcolo è stata una delle promesse della campagna elettorale dell'attuale presidente, il conservatore Yoon Suk-yeol, eletto lo scorso anno, per evitare caos e inefficienze.