giovedì 26 dicembre 2013
È l'asfissia provocata dal monossido di carbonio di una stufa a gas la probabile causa della morte di una coppia di turisti italiani in Nepal, il veronese Luciano Trezza e la romana Rita Melorio, i cui cadaveri sono stati rivenuti martedì in una guest-house di Kathmandu.
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È l'asfissia provocata dal monossido di carbonio di una stufa a gas la probabile causa della morte di una coppia di turisti italiani in Nepal. Ne ha dato notizia il sito del giornale nepalese Himalayan Times, citando fonti di polizia. I corpi dei due veronesi, Luciano Trezza, 53 anni, e Rita Melorio, di 48, sono stati ritrovati dalla polizia il giorno di Natale nella loro stanza in una guest house di Lagan, nel distretto di Kathmandu. Gli agenti erano stati chiamati dallo staff della struttura dopo che la coppia non era più uscita per diversi giorni e non rispondeva alle chiamate. La coppia conviveva da una ventina d'anni ed era già stata nell'albergo nei frequenti viaggi in Asia, attestati dai visti sui loro passaporti per Thailandia, India e Nepal.Trezza e Melorio erano giunti a Lagan l'11 dicembre. Nella stanza sono state trovate tre bombole del gas e utensili per cucinare. Il personale dell'albergo ha riferito che la coppia era solita prepararsi i pasti in camera. A quanto pare, però, fatale è stato il fatto che i due si sono messi a dormire con la stufa accesa e tutte le finestre e le prese d'aria chiuse o tappate, come hanno potuto constatare i poliziotti.
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