martedì 11 aprile 2017
Dieci persone sono rimaste ferite. Distrutte 300 casupole prefabbricate. Per gli inquirenti si tratta di un incendio doloso
Migranti, distrutto dalle fiamme il campo di accoglienza di Dunkerque
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È stato ridotto in "un mucchio di cenere" da un incendio appiccato dolosamente dopo una lite tra i migranti il campo di accoglienza Grande-Syunthe situato alle porte della città di Dunkerque, nel nord della Francia. Il campo accoglie i migranti in attesa di attraversare la Manica per arrivare in Inghilterra. Almeno dieci persone sono rimaste ferite tra le circa 1.500 accolte nel campo in casupole di legno. "Non rimane altro che un mucchio di cenere", ha detto Michel Lalande, prefetto della regione settentrionale francese. Le fiamme hanno divorato la gran parte delle circa 300 casupole prefabbricate, mentre un'enorme colonna di fumo si innalzava dal campo ed era visibile a vari chilometri di distanza.

L'incendio è cominciato nella tarda serata dopo una zuffa tra afghani e curdi iracheni, che ha lasciato sette feriti all'arma bianca. Secondo un responsabile locale, Olivier Caremelle, l'incendio è stato "appiccato deliberatamente". "È cominciato in vari posti diversi, non è possibile che sia nato in altro modo". Tutti i migranti sono stati evacuati dal campo e saranno rialloggiati in un centro di emergenza, ha aggiunto il prefetto, osservando che sarà "impossibile ricostruire le casupole dove erano prima".

La popolazione del Grande-Synthe è aumentata enormemente da quando, lo scorso ottobre, è stato abbandonato l'altro grande campo profughi sulle coste settentrionali francesi, la famigerata giungla di Calais che era a circa 40 chilometri di distanza. Secondo i testimoni, la lite è scoppiata a causa delle diverse condizioni di alloggio nella comunità, dove i curdi sarebbero stati favoriti. Aperto nel marzo 2016, grazie all'impegno di Medici senza Frontiere e della città di Grande-Synthe, il campo ha registrato diversi altri incidenti violenti negli ultimi mesi.

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