mercoledì 29 luglio 2009
L'ordigno esploso davanti una caserma della Guardia civile a Burgos, alle 4 di questa mattina. Molti i danni alla struttura ma nessuna vittima. La polizia sospetta i separatisti dell'Eta.
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Cinquantacinque persone sono rimaste ferite, nessuna in modo grave, per l'esplosione di un'autobomba presso una caserma della Guardia civil della città di Burgos, nel nord della Spagna. La polizia attribuisce l'attacco ai ribelli separatisti dell'Eta. .L'esplosione non è stata preceduta dalla rituale chiamata di preavviso da parte dell'organizzazione indipendentista armata, per cui l'edificio colpito non era stato evacuato. I feriti, trasferiti in ospedale, sono soprattutto agenti della guardia civile e loro familiari, sorpresi dall'esplosione nel sonno. Le loro condizioni, secondo fonti del servizio sanitario di Castilla y Leon, non destano preoccupazioni e molti sono già stati dimessi.Nell'attentato, che non è ancora stato rivendicato ufficialmente dall'Eta, sono stati impiegati circa 200 chili di esplosivo, secondo fonti investigative. L'onda espansiva dell'esplosione ha danneggiato anche gli edifici adiacenti la caserma-alloggio della guardia civile. Il furgone, secondo le prime indagini, era stato parcheggiato ieri sera nei pressi della caserma, a 16 metri dalla facciata posteriore, dove l'esplosione ha provocato un grande cratere nel suolo.La caserma di Burgos è da tempo nel mirino dei terroristi. Secondo il risultato dell'inchiesta seguita alla disarticolazione del commando Vizcaya dell'Eta, ordinata dal giudice Baltazar Garzon nel 2008, la banda indipendentista armata era in possesso di informazioni e documentazione raccolta da Inigo Gutierrez su ordine dell'allora leader del gruppo, Arkaitz Goikoetxea, per attentare contro la caserma. Il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, ha condannato l'attentato ed espresso solidarietà alle vittime.
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