martedì 10 marzo 2009
Dopo l'attacco di sabato scorso, costato la vita a due soldati britannici, un'altra imboscata rafforza il timore di una nuova stagione di sangue. Nel pomeriggio arrestate due persone.
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Un poliziotto è stato assassinato nella serata di ieri in Irlanda del Nord, il terzo omicidio in tre giorni che rafforza i timori di un ritorno alla violenza nella provincia britannica. L'agente è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco mentre era di pattuglia a Craigavon, 40 chilometri a sudest della capitale Belfast, secondo quanto ha detto la polizia. Sabato scorso, due soldati britannici sono stati uccisi nel corso di un attentato rivendicato da Real Ira, scheggia estremista nata dall'Irish Republican Army (Ira) che ha trovato membri e armi tra gli appartenenti all'Ira delusi dal processo di pace.Intanto nel pomeriggio la polizia nordirlandese ha detto di aver arrestato un ragazzo di 18 anni nell'ambito delle indagini per l'attentato di ieri sera al poliziotto rivendicato da Continuity Ira, un'altra scheggia del gruppo. "Sta collaborando con la polizia che lo sta interrogando", ha detto una nota della polizia. Molti nordirlandesi, che hanno vissuto anni di violenze prima dell'accordo di pace tra cattolici e protestanti firmato nel 1998, temono che si possa aprire una nuova stagione di sangue. Un politico di lungo corso ha detto che dissidenti repubblicani, che si oppongono al processo di pace, sono con ogni probabilità i responsabili dell'assassinio di ieri, anche se al momento non vi sono state rivendicazioni.Il primo ministro irlandese Brian Cowen ha lanciato un appello per il rifiuto della violenza. Ieri, il premier britannico Gordon Brown, visitando la caserma dove è avvenuto l'attentato di sabato, ha detto che il processo politico "non deve e non deraglierà mai". Real Ira ha firmato il cruento attentato al mercato di Omagh, dove nell'agosto del 1998 morirono 29 persone.Le autorità hanno giurato che l'ultimo episodio non farà ripiombare il Paese nella spirale di violenze chiusesi con l'accordo del Good Friday siglato nel 1998. L'intesa mise fine a 30 anni di conflitti in Irlanda del Nord nei quali morirono oltre 3.000 persone tra cui centinaia di soldati inglesi. Nonostante questo, sporadiche violenze, spesso legate alla criminalità, sono continuate. L'Ira, che ha combattuto per un'Irlanda unita con il supporto della minoranza cattolica, e i gruppi protestanti di guerriglia hanno raggiunto il cessate-il-fuoco in base all'accordo.
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