lunedì 23 maggio 2022
Lo denuncia l’alto commissariato Onu per i rifugiati in un rapporto: un numero mai raggiunto di persone “costrette a fuggire da conflitti, violenze, violazione di diritti"
Milioni di ucraini hanno varcato le frontiere per sfuggire ai missili e alla violenza del conflitto

Milioni di ucraini hanno varcato le frontiere per sfuggire ai missili e alla violenza del conflitto - Przemysl, 12 marzo 2022. ANSA

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"Per la prima volta nella storia è stato superato lo sconcertante traguardo dei 100 milioni di sfollati in tutto il mondo". E se fosse una nazione sarebbe al posto 14 nella graduatoria delle più popolose del pianeta. Lo denuncia l’alto commissariato Onu per i rifugiati in un rapporto nel quale viene segnalato che quei 100 milioni sono “solo” il numero di persone “costrette a fuggire da conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani e persecuzioni”.

La soglia che solo un anno fa sembrava pericolosamente vicina ma difficilmente raggiungibile, è stata superata a causa dell’aggressione russa in Ucraina.

"Cento milioni di persone sono una cifra impressionante, che fa riflettere e allarma in egual misura. È un record che non avrebbe mai dovuto essere raggiunto", commenta Filippo Grandi, capo dell’Unhcr-Acnur. "Questo dato deve servire da campanello d'allarme per risolvere e prevenire conflitti distruttivi - insiste l’alto commissario -, porre fine alle persecuzioni e affrontare le cause che costringono persone innocenti a fuggire dalle loro case".

Il numero di sfollati forzati in tutto era salito a 90 milioni alla fine del 2021, spinto da nuove ondate di violenza o conflitti prolungati in Paesi come Etiopia, Burkina Faso, Myanmar, Nigeria, Afghanistan e Repubblica Democratica del Congo. Ma la crisi ucraina ha causato 8 milioni di sfollati all'interno del Paese e sono stati registrati più di 6 milioni di profughi scappati all’estero.

Secondo un recente rapporto dell'Internal Displacement Monitoring Centre (Idmc), che studia i movimenti in fuga all’interno dei confini nazionali, 53,2 milioni di persone sono sfollate all'interno del proprio Paese e comunque prigioniere nelle aree di crisi.

Il 16 giugno l’agenzia delle Nazioni Unite pubblicherà il suo Rapporto annuale sulle tendenze globali, che presenterà una serie completa di dati globali, regionali e nazionali sullo sfollamento forzato per il 2021, oltre ad aggiornamenti più limitati fino ad aprile 2022.

"La risposta internazionale è stata estremamente positiva - aggiunge Grandi -. La compassione è viva e abbiamo bisogno di una mobilitazione simile per tutte le crisi nel mondo”. Tuttavia gli aiuti umanitari “sono un palliativo, non una cura”. E per invertire questa tendenza, “l'unica risposta è la pace e la stabilità, in modo che persone innocenti - auspica l’alto commissario Onu - non siano costrette a giocare d'azzardo tra un pericolo acuto in patria o una fuga e un esilio precari".

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