L'Iran attacca basi Usa in Iraq. Trump: nessuna vittima, pronti alla pace
di Redazione
L'attacco missilistico nella notte, alla stessa ora in cui era stato ucciso da un drone Usa il generale Soleimani. Il presidente americano parla alla nazione

Due basi aeree che ospitano truppe degli Stati Uniti in Iraq sono state colpite nella notte con oltre una decina di missili balistici lanciati dall'Iran. L'attacco non ha causato vittime, anche se una tv di propaganda iraniana stamani parlava di 80 morti. Baghdad smentisce che siano rimasti uccisi soldati iracheni e sono escluse vittime tra le forze Nato. Nessun militare italiano è rimasto ferito e i mezzi e le infrastrutture del contingente italiano non hanno subito danni.

La Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, in un messaggio alla televisione ha detto, riferendosi agli Usa: «Ieri notte li abbiamo schiaffeggiati». E ha aggiunto: «Ma se si arriva al confronto, le azioni militari di questo tipo non sono sufficienti. La presenza corrotta degli Stati Uniti deve finire, hanno causato solo guerre, differenze, distruzioni». Ha detto anche che «i colloqui dovrebbero fermarsi» poiché «sedersi ai tavoli delle trattative e tenere discorsi apre solo la strada all'interferenza e alla presenza dei nemici».
In un tweet il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif ha riferito di «misure proporzionate di legittima difesa nel rispetto dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite» e ha sottolineato che l'Iran «non vuole la guerra né l'escalation» ma «si difenderà da ogni aggressione».
I pasdaran hanno annunciato che le basi militari Usa saranno prese di mira se dovesse arrivare una risposta di Washington agli attacchi missilistici di ieri notte.

Sempre su Twitter la prima reazione del presidente americano, Donald Trump: «So far so good», finora tutto bene, ha scritto tra l'altro, affermando che sono in corso accertamenti su vittime o danni. E ha annunciato che, nella mattinata americana (pomeriggio in Italia, farà una dichiarazione.
Secondo fonti concordanti, il raid è scattato all'1.20 (mezzanotte in Italia), alla stessa ora alla quale venerdì un drone americano aveva colpito il convoglio a bordo del quale viaggiava il generale iraniano Qassem Soleimani, ucciso nell'esplosione.
Air France e Lufthansa hanno sospeso i sorvoli sullo spazio aereo di Iraq e Iran. I piani di volo vengono quindi modificati «in tempo reale», spiega Air France, per «assicurare il massimo livello di sicurezza». Diverse compagnie aeree europee hanno cancellato voli diretti in Iraq, a Baghdad e a Erbil. La Federal Aviation Administration (Faa) ha imposto lo stesso divieto alle compagnie Usa. Anche l'Ucraina ha sospeso i voli per Teheran, dopo la tragedia di questa mattina che ha causato 178 vittime.
Le reazioni
I soldati italiani
Trump parla alla nazione
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