Per quattro giovani italiani su dieci la crisi climatica crea ansia

Secondo un'indagine di Greenpeace a temere per il proprio futuro sono soprattutto gli abitanti del Sud e delle isole
December 16, 2025
Per quattro giovani italiani su dieci la crisi climatica crea ansia
Smog, riscaldamento globale e cambiamento climatico preoccupano sempre più i giovani/ ANSA
Hanno paura. Temono per il proprio futuro. Non sono sicuri di poter vivere un domani sereno e tranquillo. Sono i giovani che hanno vissuto un passato di evento meteo estremo, come un alluvione o un’ondata di calore. L’emergenza climatica ha un impatto anche sulla salute mentale e sul benessere psicologico, in particolare dei giovani, alimentando sentimenti di ansia e sfiducia. Secondo un’indagine realizzata da Greenpeace il 41% dei giovani intervistati associa il tema del cambiamento climatico a sentimenti di ansia per il futuro, il 19% a una sensazione di rabbia e frustrazione, il 16% ad impotenza e rassegnazione. Solo l’1% ha risposto affermando di sentirsi responsabile o di avere dei doveri nei confronti del Pianeta. Infine, per il 44% l’ansia generata dal cambiamento climatico ha un effetto negativo sul benessere psicologico nella vita di tutti i giorni. L’indagine è stata condotta su un campione di 3.607 giovani italiani tra i 18 e i 35 anni, realizzata dall’Istituto Europeo di Psicotraumatologia e Stress Management (Iep). «Il cambiamento climatico non è solo un problema ambientale ma è diventato a tutti gli effetti una crisi emotiva e valoriale che interessa profondamente i giovani italiani, incidendo sul modo in cui immaginano il futuro, sulle decisioni quotidiane e persino sulle relazioni sociali - spiega Rita Erica Fioravanzo, presidente dello Iep - Per tutelare i giovani, dobbiamo riconoscere la gravità del loro disagio e affrontarlo insieme alle cause strutturali del cambiamento climatico». L’analisi evidenzia forti collegamenti tra l’ecoansia e un maggiore disagio psicologico generale, evidente non solo tra i giovani che sono stati colpiti direttamente da eventi climatici estremi, come alluvioni e ondate di calore, ma anche tra coloro che possiedono semplicemente una consapevolezza della minaccia climatica. Particolarmente colpiti risultano i giovani che vivono al Sud e nelle Isole, i quali presentano in media sia più preoccupazione per gli effetti della crisi climatica, sia in alcuni casi sintomi psicologici più intensi, come ad esempio insoddisfazione, pensieri negativi e ansia.
Dall’analisi emerge che l’impatto del cambiamento climatico sul disagio psicologico è prevalentemente indiretto ed è mediato da tre fattori psicologici: l’ecoansia, il pessimismo nei confronti del futuro e, soprattutto, la mancanza di scopo nella vita. «L’emergenza climatica incide drasticamente sulla nostra vita, con impatti ambientali già molto visibili - dichiara Simona Abbate di Greenpeace Italia - Chiediamo al governo di riaccendere la speranza nel futuro agendo contro le cause della crisi climatica oltre a garantire un supporto concreto alla salute delle persone, inclusa quella mentale, minacciata dagli effetti diretti e indiretti dei cambiamenti climatici».

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