lunedì 31 luglio 2023
I gruppi di pellegrini accolti nelle diocesi portoghesi in marcia verso la capitale, con un carico di esperienze e amicizie in più. Da Porto il mandato a "cercare la fonte dell'Amore"
La Messa dei pugliesi con la comunità di Cucujaes

La Messa dei pugliesi con la comunità di Cucujaes - Liut

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Queste sono le ore dei primi saluti, i primi arrivederci (…a Lisbona, …in Italia!), il momento in cui si raccoglie già un primo frutto della Gmg: i legami stretti con le comunità che si sono aperte all’accoglienza per i Giorni nelle diocesi prima del grande incontro a Lisbona, ospitando i giovani di tutto il mondo nelle case, nelle parrocchie, nei paesi di tutto il Portogallo. Zaini in spalla – con amicizie ed esperienza da portar via assieme a sacchi a pelo e vestiti – si risale sugli autobus, direzione: Lisbona, dove domani è previsto il primo grande evento, con la Messa di apertura alla Collina dell’incontro.

Anche i giovani pellegrini italiani stanno ripartendo, portandosi via le tante parole di gioia, ringraziamento e incoraggiamento, rivolte loro dalle famiglie portoghesi e dai responsabili dell’accoglienza. Come nella diocesi di Porto, a Cucujaes, piccolo borgo dove si trova l’antico Seminario missionario, che oggi è una casa di riposo per sacerdoti anziani, con annessa una piccola azienda agricola. Qui i 200 pellegrini pugliesi accolti hanno ricevuto un mandato speciale da parte del parroco, don Artur de Matos Bastos. Celebrando la Messa nella piccola arena con palco nell’azienda agricola, sull’altare realizzato dallo stesso artista, Paulo Neves, che ha realizzato la sede e l’ambone che saranno utilizzati dal Papa alla Collina dell’incontro, il sacerdote, commentando il Vangelo della Domenica, ha ricordato ai giovani e alla comunità locale «il Regno di Dio appare come una cosa folle agli occhi del mondo». «Santa follia – ha aggiunto –! Chi lo trova è come un innamorato, lascia tutto. È la follia di un grande amore. Un cristiano, visto da chi non conosce Cristo, è quasi un pazzo. Perché mentre alcuni lottano per accumulare denaro e beni, raccogliere fondi, il cristiano, sa come condividere ciò che ha. Non obbedisce alle leggi della moda e non si preoccupa di ciò che gli altri possono pensare di lui o di lei. È povero di cuore, ma ama questa povertà, questa semplicità. Vede il buono negli altri e trova sempre ragioni per non giudicarsi migliore degli altri. Si preoccupa della felicità degli altri più che della propria. È in grado di sorridere in mezzo al dolore. I cristiani sono così, perché hanno trovato il tesoro della vita: Gesù. È lui la fonte dell’Amore. La Giornata mondiale della gioventù, allora, sia l'incontro di coloro che cercano questo tesoro!».

Ieri la giornata è proseguita poi con il pranzo condiviso e il pomeriggio di festa. Oggi il gruppo pugliese è stato raggiunto dall’arcivescovo di Bari-Bitonto, Giuseppe Satriano, che viaggerà alla volta di Lisbona assieme ai giovani pellegrini.

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