mercoledì 15 giugno 2022
L’amministratore delegato Alberto Calcagno: formazione, occupazione femminile, volontariato per i dipendenti e taglio delle emissioni sono le priorità
L'ad di Fastweb Alberto Calcagno

L'ad di Fastweb Alberto Calcagno

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Far crescere il business, fare in modo che abbia un impatto significativo sulla società e sia capace di raccontare un cambiamento e dimostrare che le aziende sono parte di un ecosistema all’interno del quale hanno un ruolo fondamentale, non solo economico, ma anche sociale. Sono i criteri sui quali si basa la classificazione di un’impresa in società benefit. Un titolo che, dallo scorso gennaio, è stato riconosciuto anche Fastweb, diventata così la prima società Tlc in Italia ad averlo ottenuto. Nel nostro Paese le società che hanno aggiunto la dicitura 'benefit' sono quasi quadruplicate negli ultimi due anni. In base ai dati InfoCamere, a marzo di quest’anno erano 1.922, contro le poco più di 500 di marzo 2020. Secondo i più critici, si tratta spesso di operazioni d’immagine che nulla hanno a che vedere con l’attività aziendale. Per l’amministratore delegato di Fastweb Alberto Calcagno, invece, è tutt’altro: un punto di partenza per perseguire una strategia che già da anni il gruppo porta avanti. «Le certificazioni sono importanti per tenere traccia dei cambiamenti, per dimostrare che alle parole seguono i fatti» dice il numero uno di Fastweb, sottolineando come oggi le società di telecomunicazioni abbiano una grande responsabilità sociale nei confronti dei singoli, ma anche del Paese, perché si occupano di digitale, un settore che è sempre più motore dello sviluppo economico, culturale e sociale. Oggi le direttrici che guidano il gruppo di tlc sono tre: «Vogliamo costruire un futuro più connesso, più inclusivo e più eco-sostenibile ». Non si tratta però solo di obiettivi ESG. Al centro della strategia di Fastweb restano le reti e la connettività. «Fare più rete, più clienti e più ricavi va oggi di pari passo con la possibilità di formare persone nel digitale o aumentare del 50% le assunzioni femminili. Tutti obiettivi che lavorano in direzione di una trasformazione culturale della gestione manageriale di una società». Fastweb è impegnata da un po’ di tempo in una nuova strategia di comunicazione dallo slogan emblematico 'Tu sei futuro'. «Il 'tu' ha un valore concreto: vogliamo dare alle persone gli strumenti per riprendersi in mano la propria vita, anche dopo gli anni difficili di crisi e pandemia». Come? Usando le tecnologie e la connettività, lavorando sull’alfabetizzazione digitale, ma anche aiutandole a capire come il digitale può avere un impatto sulla propria quotidianità o professionalità. «Solo per fare un esempio, la nostra Fastweb Digital Academy, la scuola per le professioni digitali nata come esperimento di nicchia nel 2016, è oggi parte integrante della nostra strategia: abbiamo ampliato la rosa dei corsi disponibili, tutti gratuiti e aperti a studenti e giovani, ma anche professionisti e imprese, ed entro il 2025 vogliamo arrivare a formare 500mila persone », racconta Calcagno. A questo si aggiunge il recente lancio del progetto STEP FuturAbility District, uno spazio 'fisico' a Milano dove il gruppo di tlc intende stimolare la riflessione sul vero legame fra la propria vita e la tecnologia, per comprendere che impatto potrebbe avere il digitale sul proprio futuro. «Si tratta di un’esperienza immersiva e personalizzata di 45 minuti, dove gli utenti sono esposti a dei contenuti che riguardano il futuro. Abbiamo elaborato un test scientifico in collaborazione con l’Università Bicocca di Milano e sulla base del risultato siamo in grado di suggerire dei contenuti formativi o dei possibili sbocchi professionali illustrandone i dettagli», racconta Calcagno. Ma la trasformazione in società benefit può davvero contribuire a monitorare quanto si sta facendo sul serio su temi come inclusione e sostenibilità? «Ci permette di lavorare su obiettivi misurabili che sono fondamentali, certo, ma non bastano», specifica il numero uno di Fastweb, secondo cui occorre puntare sulla motivazione delle persone, dando non solo obiettivi di business ma anche sociali. «Per esempio l’anno scorso abbiamo deciso di aiutare le piccole imprese clienti Fastweb danneggiate dalla pandemia e abbiamo lanciato una campagna rivolta ai dipendenti che potevano segnalare nominativi di ristoratori o negozianti che avevano accusato il colpo delle chiusure».

Grazie alla partecipazione volontaria del 90% dei dipendenti sono stati raccolti in poche settimane più di 320mila euro, attraverso la cessione delle 'Christmas Card' aziendali (i voucher da 100 euro erogati dall’azienda come premio natalizio) e la donazione di 11mila ore di lavoro. Cifra che, unita a quella messa a disposizione dell’azienda, è confluita in un fondo da 1 milione di euro servito ad aiutare circa 200 esercenti. Fra le ultime iniziative 'sociali' proposte dall’azienda c’è poi quella della 'Settimana del futuro', un programma grazie al quale i dipendenti possono scegliere di dedicare una delle 52 settimane lavorative dell’anno a progetti che abbiano un impatto positivo sulla società. Insomma, come racconta con casi concreti Calcagno, per le imprese diventa fondamentale oggi raggiungere la consapevolezza che gli obiettivi sociali e quelli finanziari non sono in antitesi, anzi. L’impegno di Fastweb passa anche per l’ambiente, con una strategia green avviata già nel 2015 per arrivare a essere ' carbon neutral' nel 2025. «Dal 2015 acquistiamo 100% energia elettrica da rinnovabili e i nostri obiettivi di riduzione delle emissioni sono stati validati e certificati anche dalla Science Based Targets initiative. Grazie al nostro impegno per la tutela dell’ambiente abbiamo ottenuto il rating di sostenibilità ' EE' ( Strong) da parte di Standard Ethics, l’agenzia di rating indipendente attiva a livello internazionale in ambito ESG. Fra gli obiettivi per il 2022 c’è anche la riduzione del 22% delle emissioni dirette, la realizzazione di efficientamenti energetici per risparmiare 250mila kilowattora di consumi elettrici e compensare 60mila tonnellate di CO2», spiega Calcagno. Il numero uno del gruppo è sicuro che la reputazione di un’azienda sia il più importante biglietto da visita, e la reputazione cresce proprio quando si riesce ad alzare la testa e guardare in prospettiva. E, in quest’ottica, Fastweb non ha smesso di guardare lontano neppure con la pandemia, mantenendo fede soprattutto ai suoi obiettivi di crescita in termini di connettività e infrastrutture. «Dal 2000 investiamo il 30% del nostro fatturato in innovazione e infrastrutture per lo sviluppo di reti fisse e mobili 5G e FWA, di tecnologie e servizi avanzati per il cloud e la cybersecurity. Sono oggi più di 2 milioni i clienti Fastweb che hanno a disposizione un servizio di connettività a banda ultralarga», spiega Calcagno. Numeri che dimostrano come mantenere la promessa di una connettività pervasiva sia già il primo 'benefit' che l’azienda porta a vantaggio della comunità.

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