venerdì 31 gennaio 2014

​Il marchio svedese di proprietà cinese lancia una nuova gamma di propulsori "intelligenti" con curve di potenza che garantiscono bassi consumi e una guida emozionante come quella dei motori con più cilindri.

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Più che una rivoluzione, un deciso cambiamento generazionale. Volvo guarda al futuro con il lancio di una gamma motori Drive-E radicalmente nuova, un inedito cambio a 8 marce e un approccio più avanzato  alla connessione Internet sulle proprie vetture. “Nonostante il 2013 sia stato un anno difficile per il mercato Italia – spiega Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia – con 13.700 immatricolazioni abbiamo raggiunto il nostro obiettivo: l’1,04% della quota di mercato. Questi risultati li abbiamo ottenuti grazie al face lifting di tutti i nostri prodotti”.

I modelli più venduti del marchio scandinavo sono stati la V40 con 5.100 unità, l’XC60 con 3.500 e la V60 con 3.000. Numeri che permettono all’Italia di essere fra i primi dieci mercati più importanti del mondo per Volvo. Il primo, manco a dirlo, è quello cinese con le sue 61.146 unità su 427.840 immatricolazioni complessive.

Il 2104, quindi, sulla scia di questo trend positivo, si annuncia all’insegna dell’ottimismo con l'obiettivo di vendere almeno 1.000 vetture in più. Se i risultati positivi del 2013 sono stati ottenuti grazie all’aggiornamento di tutti i modelli, per il raggiungimento degli obiettivi 2014 Volvo Car Italia punta su due jolly: l’arrivo della nuova XC90 e, soprattutto, il lancio della gamma motori Drive-E, prodotta interamente dal costruttore svedese che ha ben “utilizzato” parte del piano di trasformazione quadriennale da 11 miliardi di euro messo a disposizione dalla nuova proprietà cinese. Si tratta di due quattro cilindri, un diesel common rail e un benzina a iniezione diretta, abbinati ad un cambio automatico a 8 rapporti. I diesel hanno una potenza che va da 120 a 230 CV mentre le versioni a benzina partono da 140 CV e arrivano a oltre 300 CV.

Si intuisce subito che il numero dei cilindri, per Volvo, non è più importante per definire potenza e prestazioni. Lo sostiene Derek Crabb, Vice Presidente Powertrain Engineering di Volvo Car Group: “Abbiamo realizzato - dice - motori più piccoli e più intelligenti con curve di potenza che garantiscono una guida altrettanto emozionante rispetto a propulsori con più cilindri, ma con consumi da piccole unità a quattro cilindri. Inoltre, l’elettrificazione, come ad esempio la tecnologia ibrida plug-in, porterà i valori della potenza erogata a livelli oggi riservati ai V8”.

 “Elettrificazione”: è un termine usato da Crabb che secondo noi è molto importante. In parole semplici sta a indicare che questi nuovi motori Drive-E sono già predisposti per “lavorare” in armonia con motori elettrici, esaltando al meglio la tecnologia ibrida. Ecco perché, rispetto ai propulsori tradizionali, sono stati realizzati con peso e dimensioni inferiori (nelle vetture ibride l’ingombro/spazio è essenziale). Su che modelli finiranno questi nuovi quattro cilindri? “Il T6 turbo benzina da 306 CV, il T5 da 245 CV e il D4 turbo diesel da 181 CV - spiega Crisci -  verranno montati sui modelli S60, V60 e XC60 mentre il T5 e il D4 sono disponibili anche sulle nuove V70, XC70 e S80”.

A disposizione per il nostro test drive, i modelli S60, XC60 e V60, ed è proprio su quest’ultimo, probabilmente per le sue dimensioni più piccole, che il nuovo D4 (il diesel) ci ha veramente impressionati. Risposta, spinta e prontezza sono tipicamente “tedesche”. Molto apprezzata l’accelerazione (un plus soprattutto durante le fasi di sorpasso) mentre la ripresa è ottimizzata dall’altrettanto ottimo cambio automatico adesso - finalmente -  a 8 rapporti, puntuale nella selezione, discreto negli inserimenti e reattivo un po’ a tutti i regimi. Anche i consumi, a occhio, sembrano ottimi.

Motore a parte, per la V60 nulla da dire sulla posizione di guida e sulla predisposizione di tutti i comandi; materiali e rifiniture sono buoni, i sedili comodi ed ergonomici mentre la tenuta di strada è assicurata dall’ottimo telaio. Fin qui, i pregi: e i difetti? Si potrebbe fare meglio dal punto di vista della… visibilità. Con una seduta bassa, per esempio, i retrovisori riducono la visuale mentre i grandi specchi esterni possono ridurre quella laterale.  Qualcosa da eccepire anche sull’accessibilità posteriore dove le belle forme, spesso e volentieri, non vanno d’accordo con la funzionalità. Infine, i prezzi: la V60 equipaggiata con motori Drive-E parte da 36.450 euro. La S60 parte da 34.950 euro mentre la XC60 da 39.900 euro. Ma fra accessori, pacchetti, sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida, se ne possono alla fine spendere molti di più.

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