mercoledì 1 settembre 2010
Il mercato dell'auto in Italia continua a perdere quota: ad agosto le vendite sono in flessione del 19,27%, a 68.718 unità, il livello più basso degli ultimi 17 anni. Sugli otto mesi le immatricolazioni segnano una variazione di -2,48%, a 1.386.863 unità. Lo rende noto il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
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Il mercato dell'auto in Italia continua a perdere quota: ad agosto le vendite sono in flessione del 19,27%, a 68.718 unità, il livello più basso degli ultimi 17 anni. Sugli otto mesi le immatricolazioni segnano una variazione di -2,48%, a 1.386.863 unità. Lo rende noto il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. A luglio le immatricolazioni avevano registrato un calo del 25,97%.Nel settore dell'usato i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture hanno registrato ad agosto 229.022 unità, per un aumento dell'8,71% rispetto alle 210.671 unità di agosto 2009, secondo quanto precisa il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.Tra i costruttori esteri, Ford resta leader totalizzando 5.766 immatricolazioni, comunque in calo del 19,77% rispetto al pari periodo 2009, Opel le è dietro con 5.157 unità e una variazione di -2,95%. Terza è Volkswagen ( 4.843 unità,+8,18%), quindi Citroen (4.048 unità, -14,02%), Peugeot (3.153 unità, -38,76%) e Toyota (3.144 unità,-9,89%). In chiaroscuro i costruttori di auto premium: Audi cede l'8,83%, a 2.281 unità, Bmw balza del 40,31%, a 1.911 unità, Mercedes scende dell'11,83%, a 1.618 unità e Porsche guadagna il 37,37%, a 136 unità..LE CASE ESTERE"I pessimi dati del mercato delle auto nuove di agosto non fanno che confermare il quadro di forte disagio dell'intera filiera che si riflette fortemente anche sulle Reti di vendita, con molti concessionari in difficoltà". Così Fianni Filipponi, direttore generale dell'Unrae, l'associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia, commenta i dati di mercato di agosto. "Questo - sottolinea Filipponi - è un ulteriore negativo aspetto del notevole calo delle vendite che, come già da noi evidenziato, inciderà anche sul gettito fiscale, con una contrazione che valutiamo attorno ai 2 miliardi di euro".A questi dati, che danno la misura dello stato depresso della domanda - aggiunge l'Unrae - si va ad aggiungere il quadro altrettanto depresso della raccolta ordini, frutto dello scambio di informazioni fra Anfia ed Unrae: circa 73.000 (-20%) nel mese e 1.130.000 (quasi il 24% in meno) nell'intero periodo.  "La ridotta raccolta di nuovi ordinativi - sottolinea Filipponi - fa emergere con maggiore chiarezza il pessimo trend del mercato, destinato a deteriorarsi ulteriormente nella parte finale dell'anno, che si stima si possa concludere con una raccolta inferiore di almeno 650.000 ordini rispetto al 2009, con pesanti riflessi occupazionali sull'intera filiera dell'automobile in Italia. Tutto ciò, in presenza di uno scenario interno ed europeo che stenta a mostrare coerenti segnali di ripresa, mentre le aspettative negative trovano conferma anche nella flessione degli indici di fiducia deI consumatori e delle imprese".
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