mercoledì 1 febbraio 2017
Il presidente della Repubblica interviene all'inaugurazione dell'anno accademico della sede di Roma. L'arcivescovo Becciu: luogo privilegiato per un fruttuoso dialogo tra Vangelo e cultura
Ricerca e cura, la persona al centro
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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto all'inaugurazione dell'Anno Accademico della sede romana dell'Università Cattolica, presso il Policlinico Gemelli. «Avverto un senso di particolare ammirazione per l'attività scientifica - ha detto il capo dello Stato - perché questo impegno nella frontiera della conoscenza, e nel tradurre questa conoscenza sempre più approfondita nell'attività di cura dei pazienti, è davvero di straordinario fascino. La centralità della persona, in un Policlinico, è davvero decisiva, perché tutto ruota attorno all'importanza della persona». Mattarella ha declinato la centralità della persona in un duplice senso: centralità del paziente e centralità dello studente. «Si tratta – ha concluso - di un lavoro prezioso che il Policlinico Gemelli svolge in maniera eccellente».

Prima del capo dello Stato, anche l'arcivescovo Giovanni Angelo Becciu aveva sottolineato le peculiarità dell’Università Cattolica. Il sostituto della Segreteria di Stato, nell’omelia della Messa celebrata nella prima mattinata, ha portato il saluto del Papa e il suo incoraggiamento a proseguire «con generosità l’opera formativa di questa benemerita Istituzione - ha detto – che la Santa Sede sostiene fin dalle sue origini». Becciu ha poi aggiunto che essa «è chiamata ad affrontare le diverse questioni del vivere umano con una singolare sensibilità nei riguardi delle dimensioni etiche e religiose». Questo, infatti, «è il luogo privilegiato per un fruttuoso dialogo tra Vangelo e cultura, tra Vangelo e scienza, e insieme luogo di grande umanità, perché questa è la vera cultura cristiana, esperienza di Umanità». Dunque l’Università Cattolica, ha concluso l’arcivescovo, deve «coniugare serietà e rigore scientifico e identità cattolica» con «spirito di servizio» ed è chiamata a «diventare sempre più espressione di un autentico umanesimo, aperto alla trascendenza e animato dai valori della solidarietà della fraternità e dell’amore».

All’inaugurazione dell’anno accademico erano presenti, tra gli altri, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’arcivescovo Vincenzo Zani (Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica) e i vescovi Gianni Ambrosio (Piacenza-Bobbio), Lorenzo Leuzzi (ausiliare di Roma) e Claudio Giuliodori (assistente ecclesiastico generale dell'Università Cattolica). Quest’ultimo ha dato a nome dell’Istituzione il saluto a monsignor Becciu durante la Messa del mattino.

Nel corso della cerimonia nell’Aula Magna i valori messi in evidenza da Mattarella e Becciu sono stati ripresi dal rettore magnifico, Franco Anelli. «Per un’Università Cattolica, un principio – che realizza il precetto costituzionale del diritto alla salute – è su tutti essenziale: la garanzia assoluta del diritto alla cura, senza condizionamenti di sostenibilità economica, e finalizzato a tutelare la dignità del malato fino all’ultimo istante di vita». Di qui, spiega Anelli, «la scelta di costituire e far crescere, con enorme sforzo, un Policlinico universitario capace di offrire cure a tutti, ‘pubblico’ nel senso autentico del termine, rispetto al quale appaiono stucchevoli formalismi di retroguardia talune scelte che accostano il ‘Gemelli’ a modelli di sanità profit che non gli appartengono». Dopo il varo della Fondazione per la gestione del Policlinico “Gemelli”, che Anelli ha definito «scelta opportuna», si «prosegue nell’opera di consolidamento finanziario e organizzativo», annunciando anche una borsa di studio triennale per uno studente iscritto al corso di laurea in Infermieristica in memoria di Valeria Cicioni, dottoressa in Scienze infermieristiche e strumentista di sala operatoria, tra le vittime della slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano.

Rocco Bellantone, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, ha ricordato i «100mila ricoveri l’anno di cui il 20% da fuori Regione, che salgono al 30% per gli oncologici; 80mila prestazioni di pronto soccorso con un costante aumento dei codici rossi; minor costo per paziente dimesso; ospedale per i disabili; percorso teleguidato per i non vedenti; unità operativa per il controllo del dolore». «Non esiste tetto di spesa che ci possa autorizzare a non farci carico della sofferenza. Questo ospedale riesce a dare buona sanità a tutti e non ha mai rifiutato nessuno», ha concluso.

Altri dati, distribuiti dall'ufficio stampa, mettono in rilievo l'attività della Facoltà di Medicina e chirurgia e del Policlinico: 5000 studenti, due corsi di laurea (Medicina e Odontoiatria), 40 corsi di laurea per le professioni sanitarie, di cui una parte fuori sede, 50 scuole di specializzazione, progetti di ricerca per un valore di 11 milioni di euro, 1500 pubblicazioni all'anno, 1500 posti letto, 4mila parti all'anno, 50mila interventi chirurgici, 8 milioni di esami eseguiti nei laboratori ogni 12 mesi.

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