lunedì 30 luglio 2012
​Carriere costruite sul passaparola e un orientamento che tarda ad arrivare. In Italia la scelta al corso di laurea arriva dopo lunghe consultazioni familiari e dopo poca formazione fatta in aula.
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La scelta dell’università nel 60% dei casi avviene sul passaparola. Le statistiche parlano chiaro: i ragazzi sono sempre più disorientati dopo la maturità e solo il 30% di loro sceglie la facoltà in maniera consapevole. Per questo il ministro consiglia di anticipare la fase dell’orientamento al quarto anno delle superiori. «I ragazzi hanno bisogno di essere indirizzati. C’è una statistica allarmante in Italia: nella maggioranza dei casi la scelta della facoltà è basata sul passaparola». Anche l’approccio ai test d’ingresso dovrebbe cambiare. «Gli studenti arrivano impreparati alla prova. Durante l’ultimo anno di superiori dovrebbero esserci simulazioni e test mirati al superamento dei quiz, così come avviene nei Paesi stranieri», precisa Francesco Profumo.Nell’intervista integrale alla Guida alla Facoltà 2012 del Corriere dell'Università Job, il ministro dell’Istruzione fa il punto sull’università del futuro e nelle prime pagine della Guida, non dimentica gli auguri ai ragazzi e a tutto il personale docente. Professori, laureati ed esperti che, dalle pagine del Corriere, hanno orientato gli studenti nella scelta del corso di laurea.La Guida raccoglie, infatti, oltre 70 interviste realizzate con i maggiori esperti del settore. Si parte dai test d’ingresso nelle facoltà a numero programmato, con le nuove modalità di elaborazione, valutazione delle commissioni, date e sedi di svolgimento. Si va poi a studiare all’estero con i programmi europei o si rimane in Italia per scoprire quali università sono veramente “social”.
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