lunedì 25 aprile 2022
Su pressione degli azionisti il consiglio di amministrazione tratta: il manager di Tesla, che ha già quasi il 10% delle azioni, ha offerto 40 miliardi di dollari per arrivare al 100%
Elon Musk a un passo dalla conquista di Twitter

Elon Musk a un passo dalla conquista di Twitter - Reuters

COMMENTA E CONDIVIDI

Il consiglio di amministrazione di Twitter sembra pronto ad accettare l’offerta di Elon Musk. Domenica, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il board del social network ha incontrato Musk per discutere la proposta di acquisto che il manager di Tesla ha presentato giovedì 14 aprile. Le agenzie finanziarie Bloomberg e Reuters hanno successivamente confermato che la trattativa è in stato avanzato e potrebbe concludersi già nei prossimi giorni.

Inizialmente il Cda di Twitter aveva respinto la proposta di Musk, che da gennaio ha iniziato a comprare titoli del social network fino a diventarne il secondo azionista con una quota del 9,1%.

Successivamente la pressione degli investitori ha spinto il board dell’azienda a cambiare atteggiamento. Twitter è in Borsa dal 2013 e non ha mai dato risultati esaltanti. Il primo utile annuo è arrivato nel 2019. Nel 2021 l’azienda ha fatto 5,1 miliardi di dollari fatturato, perdendo 221 milioni.

I grandi azionisti di Twitter sono fondi di investimento e banche d’affari, a partire da Vanguard (primo azionista con il 10,3% delle azioni), Morgan Stanley (8,1%), SSgA (4,5%). Il fondatore Jack Dorsey, oggi guru delle criptovalute, ha il 2,25%. A tutti l'idea di andare all'incasso non dispiace.

Musk intende portare la società fuori da Wall Street, rilevando il 100% delle azioni pagandole 54,2 dollari l’una, per una valorizzazione dell’intera Twitter di 43 miliardi di dollari. È il 38% in più rispetto alla quotazione del primo aprile, quando il manager di Tesla ha scoperto le carte.

Nel frattempo Musk – uomo più ricco del mondo con un patrimonio stimato di 270 miliardi di dollari – ha presentato anche il piano di finanziamento della sua operazione concordato il 20 aprile con Morgan Stanley, Bank of America, Barclays, Mufg, Bnp Paribas, Mizuho e Société Générale.

Nell’idea di Musk, Twitter funzionerà meglio senza la pressione finanziaria che deriva dallo status di azienda quotata. L’imprenditore di Tesla ne fa una questione di “libertà di parola” anche se è tutto da vedere come potrà concretizzarsi questo impegno: da società non quotata Twitter sarà tenuta a meno trasparenza sulle sue strategie.

Musk, che sul social network ha 85 milioni di follower ed è molto impegnato a giocare a fare il paladino delle criptovalute, è stato più volte richiamato dalla Sec per il modo disinvolto in cui ha diffuso informazioni finanziarie rilevanti tramite la piattaforma.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: