giovedì 4 maggio 2023
Gli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza saranno nei prossimi anni tra i fattori determinanti per la crescita dell’economia e dell’occupazione nel settore
L'enogastronomia continua ad attirare turisti

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La ripresa del turismo deve fare i conti con la difficoltà di reperimento del personale. Nel 2022 ha riguardato il 40% delle assunzioni e tenderà ad aumentare ulteriormente anche per l’accelerazione della domanda attesa come effetto degli investimenti del Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza. Grazie ai dati del Sistema informativo Excelsior, Unioncamere ha stimato i costi per i diversi settori dell’economia derivanti dal minor valore aggiunto prodotto a causa dell’inserimento ritardato delle professioni difficili da reperire. Considerando una tempistica di difficoltà di reperimento compresa tra due e 12 mesi, si è stimata per il 2022 una perdita di valore aggiunto di 37,7 miliardi di euro, pari al 3,1% di quanto generato complessivamente dalle filiere dell’industria e dei servizi inserite nel campo d’osservazione dell’indagine Excelsior. Le filiere produttive per cui si è stimato un costo maggiore a causa dell’inserimento ritardato dei lavoratori ricercati sono state quelle dei servizi operativi, commercio e turismo, costruzioni e infrastrutture, settori con un elevato turnover occupazionale legato anche ai fattori stagionali. Il costo del disallineamento tra domanda e offerta rischia di aumentare nei prossimi anni in considerazione delle tendenze che stanno già cambiando il mercato del lavoro: la transizione digitale e "verde" e l’andamento demografico. Quest'ultimo comporterà infatti sia un aumento dei flussi pensionistici e quindi delle uscite dal mercato del lavoro, sia una riduzione del numero di persone in età lavorativa per l’invecchiamento della popolazione (secondo le previsioni Istat fino al 2030 la popolazione di 18-58enni diminuirà ad un tasso dell’1% annuo). Proprio l’aspetto demografico rappresenterà nei prossimi anni il fattore critico più rilevante considerando che tra il 2023 e il 2027 l’intero mercato del lavoro italiano (privato e pubblico) avrà bisogno di circa 3,8 milioni di lavoratori, il 72% dei quali (2,7 milioni) dovranno sostituire occupati in uscita dal mercato del lavoro. Il restante 28% della domanda del mercato del lavoro sarà determinato, invece, dall’espansione economica che si tradurrà in una crescita dello stock occupazionale di oltre un milione di lavoratori nello scenario di previsione allo stato attuale più accreditato. Per la prima volta in questa edizione vengono presentate le previsioni occupazionali anche a livello regionale, da cui emerge l’ampio fabbisogno della Lombardia, che necessiterà nel 2023-2027 di oltre 714mila occupati (il 19% del totale nazionale), seguita da Lazio (379mila unità), Veneto (346mila unità) ed Emilia Romagna (quasi 336mila unità).

Gli investimenti nel turismo

Gli investimenti del Pnrr saranno nei prossimi anni tra i fattori determinanti per la crescita dell’economia e dell’occupazione. Dalle stime sull’impatto del Pnrr, quattro filiere appaiono maggiormente trainate dai fondi europei: costruzioni e infrastrutture dovrebbe assorbire il 21% del flusso di occupati complessivi, il 18% turismo e commercio, il 16% i servizi avanzati e il 13% formazione e cultura. Il Pnrr intensificherà anche la richiesta di competenze per affrontare i processi di transizione "verde" e digitale: tra il 2023 e il 2027 saranno richieste competenze "verdi" a circa 2,4 milioni di lavoratori (il 65% del fabbisogno del quinquennio) e competenze digitali a poco più di due milioni di occupati (il 56% del totale). La dimensione dell’effetto espansivo del Pnrr dipenderà, però, dalla possibilità di superare le criticità nel reperimento di personale. Criticità che – quando sono sperimentate dal comparto pubblico - incidono evidentemente in maniera indiretta su tutta l’economia. In questo contesto sarà strategico investire sulla formazione e sul reclutamento dei dipendenti pubblici – tra cui gli specialisti necessari per realizzare le attività nell’ambito del Pnrr – in vista del fabbisogno previsto per il prossimo quinquennio di 738mila unità nella Pa. Oltre il 90% riguarderà la componente di replacement, ovvero circa 676mila dipendenti pubblici dovranno essere sostituiti tra il 2023 e il 2027. Mentre per lo stesso periodo è stimata una domanda di oltre 750mila unità nel commercio e nel turismo. A seguito della firma di un accordo di finanziamento con il Mef-Ministero dell'Economia e delle Finanze per la creazione di un Fondo di Fondi nell'ambito del Pnrr a sostegno del turismo sostenibile e della rigenerazione urbana, la Bei-Banca europea per gli investimenti e il ministero del Turismo lanciano il Fondo tematico per il turismo da 500 milioni di euro. L'obiettivo è di promuovere e favorire un'offerta turistica basata sulla sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi, aumentando al contempo la competitività delle aziende. Nel dettaglio, gli investimenti possono prevedere la costruzione, ristrutturazione e ammodernamento di strutture e infrastrutture, in ottica di favorire la sostenibilità e la transizione verde del settore turistico, attraverso per esempio investimenti in progetti e/o processi di digitalizzazione e interventi che mirano a promuovere la mobilità sostenibile connessa al turismo.

La ripresa tra turismo di lusso, esperienziale e parchi divertimento

Il Report viaggi e vacanze in Italia e all'estero nel 2022 diffuso dall'Istat fotografa la ripresa di un settore che vale circa il 13% del Pil ed è stato uno dei più colpiti dalla pandemia. Nel 2022 i viaggi dei residenti in Italia sono stati 54 milioni e 811mila (con quasi 347 milioni di pernottamenti), in aumento rispetto al 2021 (+31,6%), ma ancora sotto i valori precedenti alla pandemia (-23%). Per quanto riguarda le destinazioni, recuperano le vacanze al mare e nelle città d'arte, in ripresa la montagna in inverno. Le vacanze al mare continuano a essere le preferite dagli italiani (52,5% sul totale) e per il secondo anno consecutivo si registra una predilezione per l'estero (55,4%, contro il 51,9% in Italia). Come per le vacanze in città, rispetto al 2019 si recupera quasi completamente l'ammontare delle vacanze al mare in Italia (-6,7%), mentre all'estero il recupero è inferiore (-15,8%) e solo durante i mesi estivi (luglio-settembre) si raggiungono di nuovo i livelli pre-pandemici. Le vacanze in montagna e campagna rimangono stabili sul 2021 e sono, rispettivamente, il 24,5% e il 14,1% del totale. L'Italia si conferma anche tra le destinazioni preferite dai viaggiatori di lusso, grazie alla sua ricchezza culturale, artistica e paesaggistica, nonché alla qualità della ristorazione e dell'ospitalità. In particolare, le città d'arte come Firenze, Venezia e Roma continuano a essere le mete più ambite, seguite dalle località costiere e montane di prestigio. La Toscana, per esempio, è una delle destinazioni preferite per i turisti di lusso, grazie alla sua ricca cultura, ai paesaggi mozzafiato e alla presenza di alcune delle più rinomate tenute vinicole del mondo. In particolare, l'offerta di alloggi di lusso come ville, castelli e resort è stata la categoria che ha registrato la maggiore crescita, con un aumento del 12% rispetto al 2019. I turisti di lusso provenienti dall'estero sono stati oltre tre milioni nel 2022, con una spesa media di 4mila euro a persona. Nel 2020, si stima che il turismo del lusso (domestico e internazionale) abbia generato ricavi per 511 miliardi di dollari a livello globale (Ufficio Studi Enit su stime Statista). L’Italia è riuscita a mantenere una buona quota di mercato estero (25%). L’incidenza internazionale è risultata più alta rispetto alle performance delle destinazioni che la precedono in classifica nel 2020 ossia Germania (10%), Francia (12%) e Regno Unito (2%). In questo contesto, per l’Italia l’aumento medio 2020-2024 stimato è del +26% per le entrate da turismo del lusso domestico e del +31% per quelle internazionali. Nel 2024 l’incidenza estera prevista passa al 28%. Il viaggiatore di alta-gamma sposta sempre di più l’attenzione sulla vacanza ecosostenibile quando sceglie una destinazione ed è attratto dagli hotel a 5 stelle che offrono tecnologia avanzata in ambienti eco-sostenibili. I viaggiatori che trascorrono notti in hotel a 5 stelle sono oltre 11,7 milioni. La componente internazionale rappresenta quasi il 76% del totale presenze. Nel 2020 si passa a poco più di quattro milioni di presenze, di cui 2,2 milioni straniere (54,9% sul totale) e 1,8 milioni italiane (45,1%). Nel 2021 le notti complessive risalgono a circa sette milioni. La quota parte più alta è sempre riconducibile alla clientela internazionale: il 59,6% di presenze, pari 4,1 milioni con una permanenza media complessiva è di tre notti. La difficoltà di reperimento riguarda anche il turismo esperienziale, che si fonda sulla presenza di professionisti in grado di garantire sostenibilità e cura del territorio. Lo rileva FederTerziario, organismo datoriale che accoglie circa 85mila imprese sul territorio nazionale. «Dopo la pandemia una serie di lavoratori, usciti dal turismo - spiega Emanuela D'Aversa, responsabile ufficio relazioni industriali FederTerziario - si sono riallocati in altri settori per cui ancora oggi è molto difficile reperire figure quali camerieri e personale di sala, barman, aiuto cuoco, receptionist. Un problema che si ripresenta puntuale ogni anno e che avrebbe bisogno di trovare delle contromisure adeguate che, attraverso la formazione, possano convogliare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, puntando sulle competenze green, anche in ragione della sempre maggiore attenzione del cliente a queste tematiche». È un segmento in grande crescita - gli addetti ai lavori stimano un business mondiale di 180 miliardi di dollari all'anno - che però necessità di figure formate in grado di gestire una clientela esigente e particolarmente attenta all'ambiente. «Il cosiddetto turismo esperienziale - prosegue l'esponente di FederTerziario - è uno dei settori che investe di più in sostenibilità e digitalizzazione; saranno, e in parte sono già, proprio le figure professionali con tali competenze quelle più ricercate dalle imprese: voyage designer, trend setter, eco tour guide o personal eco trainer, specialista in contabilità verde, il responsabile degli acquisti green». Con oltre 20 milioni di visitatori i parchi di divertimento italiani si confermano grandi attrattori turistici, oltre che portatori di una forma importante di divertimento all’aria aperta e di socializzazione. Tra biglietteria e indotto, generano un giro di affari del valore di due miliardi di euro, per un totale di oltre 60mila addetti. Si contano circa 230 imprese tra parchi a tema, acquatici, faunistici e avventura, che ogni anno sostengono importanti investimenti: sulla stagione 2023, per esempio, sono stati già investiti oltre 120 milioni di euro tra nuove attrazioni e aree tematiche, entro l’estate saranno assunti 20mila dipendenti stagionali. Roma World, il parco a tema dell’antica Roma, è intanto alla ricerca di musicisti per la stagione estiva. Il parco mette in palio un contratto per esibirsi da giugno in poi. Sabato 6 maggio si terrà un contest a cui possono partecipare artisti, gruppi, scuole di musica, ensemble, cori, classi e performer che abbiano un repertorio ispirato alle sonorità e alla storia di Roma. I vincitori diventeranno protagonisti di Music for the Empire, l’animazione serale nel villaggio dei legionari, ricostruito all’interno del parco tematico. Per partecipare è sufficiente iscriversi sul sito: www.romaworld.com.

La ristorazione alla ricerca di personale

Il Rapporto Censis-Italgrob Distribuzione Horeca e filiera del fuori casa: una grande opportunità per il rilancio italiano offre una fotografia nitida dell’importanza centrale che il settore Horeca (acronimo di hotel, ristorante, caffè) riveste per il Paese, sia sotto il profilo economico sia dal punto di vista sociale: 3.800 imprese, oltre 60mila addetti e 17 miliardi di euro di fatturato. Complessivamente, il mercato Horeca, in Italia, conta circa 330mila pubblici esercizi e 1.400.000 occupati, circa il 6,1% della popolazione lavorativa italiana e soddisfa la spesa delle famiglie per ristorazione che nel 2022 è stata pari a 84 miliardi di euro. La distribuzione Horeca è anche fulcro cruciale del settore turistico italiano il quale, a sua volta, incide per il 6,2% sul valore aggiunto italiano e il 5,6% sul Pil del Paese. Il settore della distribuzione Horeca è un soggetto industriale forte, con un volume importante sui mercati e che ha saputo adattarsi ai profondi cambiamenti dei consumi, mostrandosi altresì attento alla sostenibilità. L’istituzione del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare rappresenta un messaggio chiaro, poiché pone al centro le tutele delle eccellenze agroalimentari del ‘Made in Italy’. Le imprese del “fuori casa” sono da tempo impegnate a praticare forme di sostenibilità, visto che ben il 91,1% delle persone apprezza molto i locali che comunicano in modo trasparente le proprie pratiche ecologiche quali, ad esempio, la riduzione degli sprechi, la raccolta differenziata per i rifiuti, il ricorso a prodotti biologici o a “chilometro zero”. È una pressione rilevante che la domanda esercita sull’offerta, stimolandola ad adattarsi. Anche sugli sprechi, il “fuori casa” si va adeguando, visto che ormai oltre il 57% dei giovani è pronto a portarsi via dal ristorante gli alimenti avanzati dai pasti. Il 2022 si è chiuso con un risultato positivo per il comparto dei distributori bevande dopo due anni di fatica. In particolare, è stato registrato un +18% come incremento di fatturato con una crescita di volumi del 9% circa verso il 2021. Come si evince dal Rapporto Censis-Italgrob, il “fuori casa”, grazie all’allentarsi dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, è ripartito, modulando l’offerta sulle esigenze dei cittadini, anche grazie alla Distribuzione Horeca che, connettendo industrie produttrici e imprese, ha garantito l’approvvigionamento di cibi e bevande a costi sostenibili per imprese piccole e piccolissime alle prese con enormi difficoltà a seguito dell’ondata inflazionista. Dalla ricerca, inoltre, emerge come il 92,9% degli italiani dichiara che lo stare insieme per bere e mangiare è uno degli aspetti fondamentali dello stile di vita italiano. Il 47,3% quando esce la sera si reca in locali pubblici e, in particolare, in quelli nei territori della Movida: l’8,8% (il 23% tra i giovani) lo fa quasi sempre, il 10% almeno una volta ogni quattro giorni e il 28,5% sempre. Al 40,3% degli italiani piacerebbe uscire di più la sera, perché ritiene che avrebbe un effetto positivo sulla propria qualità della vita. Anche gli analisti di Fipe-Confcommercio stimano una crescita del comparto compresa tra il 5 e il 10%, confermata anche dal sentiment degli addetti ai lavori: il 70% dei ristoranti pensa di mantenere gli obiettivi conseguiti nel 2022, con un ristoratore su quattro che ritiene addirittura di superarli. C’è in pratica un clima positivo sulle prospettive del settore. Nove imprenditori su dieci sono fiduciosi sul futuro, sebbene riconoscano che sia necessario far fronte ai cambiamenti imposti dall’emergenza pandemica. Nel 2023 l’emorragia pandemica in termini di consumi e occupazione sembra essere definitivamente superata. Sebbene ancora inferiore rispetto ai livelli del 2019 di quattro punti percentuali a valori correnti, la spesa delle famiglie nella ristorazione è risalita a circa 82 miliardi di euro, avvicinandosi agli 85 miliardi e mezzo del periodo pre-Covid, trainata anche dal ritorno del turismo internazionale, mentre il valore aggiunto del settore ha superato nel 2022 i 43 miliardi di euro (+18% rispetto all’anno precedente). Nel Rapporto Fipe si legge che a dicembre 2022 erano 336mila le imprese operative nel mercato della ristorazione. Di queste, 9.526 hanno avviato l’attività nel corso dell’anno, mentre sono quasi 20.139 quelle che hanno abbassato le saracinesche con un saldo negativo di oltre 10.600 unità dietro il quale ci sono diverse concause: dagli strascichi della crisi pandemica al forte incremento dei costi in particolare delle materie prime e dell’energia (+200%) che hanno fortemente eroso i margini operativi delle imprese. Lo studio, tuttavia, sottolinea come la spinta inflattiva del settore sia stata più contenuta di quanto avvenuto a livello generale, con un incremento dei prezzi del 5% rispetto all’8,1% registrato per l’intera economia nel corso del 2022. Un dato che rivela una certa difficoltà delle imprese nel gestire la fase di aggiustamento dei listini, dovuta a valutazioni di contesto ma anche a scelte conservative, fatte spesso per paura di perdere clientela che per giusta consapevolezza. Il 28,2% delle imprese (22,2% intera economia) è gestito da donne e il 12,3% (8,7% intera economia) da giovani under 35, mentre gli imprenditori stranieri che oggi gestiscono un ristorante o un bar sono oltre 50mila. Quanto all’occupazione, secondo il Centro Studi Fipe c’è stato un deciso balzo in avanti che l’ha riportata vicino ai livelli pre-pandemia. Nello specifico, le oltre 165mila aziende con almeno un dipendente hanno impiegato nel 2022 una media di oltre 987mila lavoratori, solo 3.700 in meno del 2019. Si tratta però di un aspetto su cui ancora c’è molto da fare, soprattutto rispetto al numero di contratti a tempo indeterminato e a quelli che riguardano donne e giovani impiegati nel settore, che invece restano abbondantemente sotto i livelli pre-Covid. A questi va aggiunta la fetta di occupazione indipendente (titolari, soci eccetera) che vale oltre 350mila persone e che, invece, appare più lenta a tornare ai livelli del 2019. Per colmare il divario tra domanda e offerta, Manpower ricerca oltre 1.000 professionisti tra chef, maître, camerieri e front office manager. La carenza di personale in questo settore è infatti il problema principale, che vede diverse strutture dover giocare "al ribasso", diminuendo la ricettività e la capacità di ospitalità. Sono 108mila le opportunità di lavoro offerte nel mese di aprile per alberghi e ristoranti e oltre 393mila nel trimestre aprile-giugno. Un dato in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 (quando erano 50mila in meno nel trimestre) e destinato a crescere ancora durante i mesi estivi. Secondo Excelsior la difficoltà di reperimento per l’Horeca è del 56%. Secondo i risultati dell'indagine sulle prospettive occupazionali svolta da ManpowerGroup, in Italia questo trimestre, da marzo a giugno 2023, le aspettative di assunzione nel settore della ristorazione e dell’ospitalità sono del +14%. Le figure più ricercate dal mondo dell’hotellerie spaziano dagli chef agli addetti alla reception, passando per sous chef, camerieri, chef de rang, capo partita e capo pasticceria. A tutti questi profili è richiesta esperienza in strutture a forte impatto turistico o di alto livello. Molto ricercati anche baristi e addetti alla caffetteria esperti e dotati di grande flessibilità oraria. Anche nel comparto della ristorazione si evidenziano molte occasioni: posizioni aperte per cuochi e addetti ai servizi mensa e addetti alla ristorazione commerciale nelle principali catene di fast food. Per esempio Just Eat, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo del proprio modello, ha costituito una nuova entità sociale che si occupa della gestione operativa delle assunzioni dei rider con uno staff di oltre 100 figure. Nelle principali delle 27 città in cui il servizio è attivo è prevista anche l’apertura di hub territoriali, dove i rider possono ritirare e utilizzare mezzi di lavoro forniti dall’azienda, come scooter elettrici e e-bike. Si tratta di veri e propri poli logistici, oltre che di incontro per i rider. L’apertura degli hub permette di consolidare la propria presenza in Italia confermando la volontà di contribuire allo sviluppo del tessuto sociale ed economico del territorio, proseguendo nel percorso in via di definizione da parte della direttiva europea in tema di "miglioramento delle condizioni di lavoro mediante piattaforme digitali". In coerenza con il piano di sviluppo in Italia, sono previste 2mila nuove assunzioni di rider nei prossimi 12 mesi. Per maggiori informazioni: www.justeat.it. Mentre Nhrg, in collaborazione con Ps Lavoro, promuove corsi di formazione gratuiti, altamente professionalizzanti, per il settore Hotellerie in Emilia-Romagna, finalizzati all’inserimento lavorativo dei migliori allievi all'interno delle aziende clienti. I corsi sono rivolti a candidati, residenti in Emilia Romagna, a missione di lavoro in somministrazione (sia occupati che disoccupati) iscritti e selezionati da Nhrg, per le figure di: addetto alla reception e cameriere di sala per hotel. L’addetto alla reception fornisce assistenza e informazioni ai clienti dell’hotel, contribuendo a determinare la buona qualità del servizio di ospitalità alberghiera:
• Durata: 40 ore dal lunedì al venerdì 9/13 e 14/18;
• Modalità: on line – Webinar Teams;
• Periodo: dal 15/05/2023 al 19/05/2023.
Requisiti:
• Titolo di studio minimo: Diploma di scuola secondaria superiore preferibilmente alberghiero/turistico;
• Ottima conoscenza della lingua inglese;
• Propensione al lavoro di gruppo e predisposizione all’apprendimento;
• Ottima capacità di comunicazione e gestione del cliente.
l corsi hanno l’obiettivo di fornire agli studenti le competenze che un buon addetto alla reception e un buon cameriere di sala per hotel devono necessariamente avere:
• Orientamento al cliente;
• Comunicazione efficace;
• Problem solving;
• Flessibilità operativa;
• Intelligenza sociale.
Il cameriere di sala accoglie i clienti, li accompagna al tavolo, illustra il menu e prende le ordinazioni, contribuendo a determinare la buona qualità del servizio:
• Durata del corso di 40 ore: dal lunedì al venerdì 9/13 e 14/18;
• Modalità: on line – Webinar Teams;
• Periodo: dal 22/05/2023 al 26/05/2023.
I partecipanti che avranno frequentato il corso per almeno il 70% della sua durata (ed eventuali moduli obbligatori) conseguiranno l’Attestato di Frequenza. A fine corso verranno scelti i migliori partecipanti e sarà previsto un percorso di inserimento lavorativo all'interno delle strutture alberghiere clienti tramite Nhrg. Inviare il proprio cv aggiornato a: bologna@nhrg.it, inserendo nell’oggetto la dicitura “Corso Addetto alla reception di hotel” o “Cameriere di Sala Hotel”, a seconda del corso a cui si desidera partecipare con autorizzazione al trattamento dei dati personali (Dlgs 196/03 e GDPR). La ricerca si intende rivolta ai candidati di ambo i sessi ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91.
Infine Its Academy Innovaprofessioni, Fondazione Its che offre iniziative formative di alto livello fortemente improntate ai bisogni delle imprese del settore turistico e culturale, ha inaugurato nella sede di viale Murillo 17 a Milano il nuovo laboratorio didattico di hotellerie, realizzato anche grazie al contributo di Regione Lombardia. Il laboratorio didattico di hotellerie di è un vero e proprio “hotel simulato”, allestito con gli ambienti tipici di una struttura ricettiva. È composto di una zona reception, una camera campione dotata di bagno en suite, un office e uno spazio eventi. Sarà utilizzato nell’ambito dei corsi erogati. Nel dettaglio, il desk reception consentirà di svolgere simulazioni di prenotazioni, accoglienza del cliente e guest management per i corsi Hotel manager e Manager culturale. Lo spazio eventi potrà essere utilizzato per svolgere simulazioni e compiti reali di organizzazione di eventi come meeting, workshop, convegni, conferenze, fiere e di eventi culturali come spettacoli, conferenze stampa, presentazioni, festival.

Al via le candidature per ingegnere, assunzioni agenti immobiliari e addetti vendite

Fino al prossimo 30 giugno, tutte le donne che abbiano conseguito una laurea in Ingegneria nell’anno accademico 2021/2022 con una votazione di almeno 105/100 potranno concorrere alla III edizione di Ingenio al femminile, iniziativa del Cni-Consiglio nazionale degli Ingegneri condotta in collaborazione con Cesop Hr Consulting Company, che vuole contribuire a ridurre la disparità di genere nelle discipline Stem (Science, Technology, Engineering, and Mathematics). Il premio consisterà in una somma in denaro una tantum di 2mila euro per la prima classificata, 1.500 per la seconda classificata e 1.000 per la terza classificata. Per partecipare basterà collegarsi al sito https://bando.ingenioalfemminile.it e inviare un abstract del proprio lavoro di tesi e una lettera motivazionale che illustri le connessioni tra la tesi e le “5P” che sono l’intelaiatura di base degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile individuati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Re/Max è alla ricerca di 740 agenti immobiliari da inserire nelle proprie agenzie. Un’operazione di reclutamento su scala nazionale che durerà per tutto il mese di maggio, durante il quale il network proporrà la consolidata formula dei Career Day & Night: un evento diffuso che prevede oltre 50 appuntamenti, diurni e serali, in altrettante agenzie. Nel corso dei Career Day & Night, gli aspiranti consulenti immobiliari potranno interfacciarsi direttamente con lo staff dell’agenzia a loro più prossima per conoscere chi ha già intrapreso con successo la carriera immobiliare nelle agenzie del Gruppo. Inoltre, i candidati accederanno direttamente al primo step del processo di selezione. La ricerca è rivolta ad agenti immobiliari e professionisti del settore, architetti, geometri, ma anche a donne e uomini con esperienza maturata in altri ambiti commerciali che vogliano cimentarsi nel settore dell’intermediazione immobiliare, nonché a giovani e meno giovani, anche senza esperienza, alla ricerca di una professione caratterizzata da forte autonomia e indipendenza, che offre interessanti opportunità di reddito con inquadramento a Partita Iva. Tra i requisiti richiesti: diploma superiore, attitudini commerciali di time management, forte orientamento al risultato, ma anche spiccate capacità relazionali, empatia, energia, pensiero innovativo, propensione a lavorare in modo indipendente e, allo stesso tempo, a far parte di un grande team. Gli interessati possono trovare l’appuntamento più vicino e scoprire le modalità di registrazione al seguente link: https://www.remax.it/pagine/career. Mondo Convenienza continua il suo programma di assunzioni per potenziare la rete delle vendite e garantire sempre il miglior servizio ai propri clienti su tutto il territorio aprendo oltre 500 nuove posizioni per gli addetti alla vendita. Sono 40 i punti vendita coinvolti e in particolare le ricerche più numerose interesseranno i negozi situati nel Nord Est con 122 posti in Veneto ed Emilia-Romagna, fra Verona, Brescia, Mestre, Bologna, Ravenna e Rimini; quelli della Lombardia (128 posizioni fra Trezzano, San Giuliano Mil.se, Lissone, Rescaldina, Como e Curno); in Piemonte e Liguria (82 posizioni fra Torino, Serravalle, Moncalieri, Voghera e Savona), i cinque negozi presenti nell’area di Roma (85 posti) e in Toscana (47 fra Pisa, Prato e Scarlino). Nuove opportunità anche nei punti vendita di Marcianise (25 posti), Catania, Cagliari, Bari e nei negozi del Centro Italia. Per tutti i nuovi venditori, si prevede un percorso di inserimento in azienda attraverso un programma di formazione graduale della durata di sei settimane, articolato in più moduli durante i quali i collaboratori hanno modo di sviluppare le competenze tecniche necessarie per la consulenza alla vendita come la progettazione grafica degli ambienti da arredare, l’offerta di diverse soluzioni rispetto ai bisogni del cliente. Le candidature possono essere inviate a: https://www.mondoconvenienzagroup.com/posizioni-aperte/.









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