giovedì 20 luglio 2023
Incremento del 20% delle vendite anticipate per i soggiorni turistici di agosto e settembre
Un turista su tre è straniero

Un turista su tre è straniero - Jaana

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Il turismo vive una stagione di grande ripresa con viaggiatori propensi a prenotare anticipatamente al punto da superare l’andamento del 2019. Dall’indagine Enit commissionata a Isnart e Unioncamere per monitorare l’andamento dell’ospitalità nelle imprese ricettive alberghiere e complementari italiane tra il 30 giugno e il 7 luglio 2023 emergono segnali positivi per l’alta stagione estiva. Dopo un luglio stabile e in linea con lo scorso anno, si assiste invece a un incremento del 20% delle vendite anticipate per i soggiorni turistici di agosto e settembre con una media più alta del 2022: in media due camere prenotate in più su dieci. A luglio già prenotato il 58,4% delle camere/posti letto disponibili, che salgono all’83,6% per agosto e si assestano intorno al 48,9% per i soggiorni turistici di settembre. «L’Italia di nuovo al centro del turismo internazionale che è pronto a raggiungere i numeri pre-pandemia. Ad agosto è straniero un turista su tre. In linea generale, tra luglio e settembre, sei operatori su dieci segnalano una stabilità rispetto allo scorso anno nelle prenotazioni della clientela straniera e in appena tre casi su dieci una crescita che riguarda in prevalenza i turisti provenienti dalla Germania e dalla Francia, seguite da Usa e Olanda», commenta Ivana Jelinic, presidente e ceo di Enit. «Le reservation segnalate dagli operatori ricettivi italiani sono superiori a quelle del venduto nell’estate 2019 che, come sappiamo, fu un anno record per la filiera turistica italiana - spiega Loretta Credaro, presidente di Isnart -. Questi risultati sono in larga parte legati alla domanda italiana che rappresenta nel mese di punta di agosto il 72% della clientela delle strutture del nostro sistema di ospitalità, con un andamento segnalato come stabile, per tutto il trimestre estivo, da sette operatori su dieci». Ad anticipare le vendite sono soprattutto le strutture alberghiere (prenotate il 63,5% delle camere disponibili per luglio, l’84,3% per agosto e il 45,7% per settembre) di ogni categoria e gli agriturismi (luglio 66,9%, agosto 90,2%), seguiti dai B&B (68,5% luglio, 86,2% agosto) per il comparto extralberghiero. Recupera il terreno perduto lo scorso anno il prodotto montagna che per questa estate 2023 fa registrare prenotazioni del 62% per il mese di luglio e vicine al tutto esaurito per agosto (88,2%), con un 41,3% di vendite già chiuse per settembre. Al mare prenotate per luglio il 54,8% delle camere disponibili, meno dello scorso anno, ma con un recupero per i soggiorni programmati di agosto che raggiungono una media dell’81,7% delle disponibilità del periodo (circa 1 camera in più ogni 10 rispetto al 2022) ed un 52,3% di prenotazioni per settembre. Buone prospettive anche per i gestori delle strutture ricettive in città, con prenotazioni che superano quelle del 2022 in tutto il trimestre, con un 57,6% di camere prenotate per luglio, un 82,5% di occupazione media per agosto e un 50,4% per settembre. Quanto all’andamento gestionale delle imprese, a stimare almeno un pareggio di bilancio per il 2023 è il 67,7% degli operatori, previsioni ottimistiche grazie alle prenotazioni consistenti già ricevute per la stagione estiva ma soprattutto da un buon consuntivo per il primo semestre del 2023: occupate in media a gennaio il 35,2% delle camere disponibili (+7% rispetto al 2019), a febbraio il 33,8% (+4,6%) a marzo il 36,6% (+4,5%), ad aprile il 39,7% (+2%) a maggio il 46% (+5%) e a giugno il 64,7% (+10,2%). Tale andamento positivo del primo semestre è stato trainato, nella stagione invernale, dall’appeal delle strutture ricettive montane (tra gennaio e marzo vendute tra il 42% e il 50% delle camere disponibili); mentre la primavera è stata caratterizzata in positivo soprattutto dalle strutture termali (aprile 47,2%, maggio 56,5% di vendite) e il mese di giugno dalla bella performance delle strutture nelle località lacuali (70,2%).

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