giovedì 11 gennaio 2018
Accordo tra Mibact e Intesa Sanpaolo per un settore in crescita che vale circa l'11% del Pil e il 12,5% dell'occupazione
Il ministro Dario Franceschini all'incontro con Intesa Sanpaolo

Il ministro Dario Franceschini all'incontro con Intesa Sanpaolo

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Firmato oggi un accordo tra Mibact (Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo) e Intesa Sanpaolo per facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese turistiche. L'istituto bancario ha reso disponibili fondi per cinque miliardi di euro in tre anni. Queste le principali leve di azione individuate:

Individuazione di strumenti per estendere al settore del turismo le opportunità offerte dal Piano Impresa 4.0, in particolare per rendere ammissibili ai benefici del superammortamento e dell’iperammortamento anche i progetti di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici destinati al turismo e alla cultura;

Valorizzazione del settore turistico nelle valutazioni di merito creditizio. Oltre al tema della coerenza dei singoli progetti con le priorità previste dal Piano Strategico del Turismo (Pst) e dai Piani attuativi annuali, verrà riservata un’attenzione particolare alle formule di aggregazione, come strutture diffuse e filiere orizzontali. Verranno inoltre valorizzati fattori intangibili come qualità del management, formazione, utilizzo di canali internet di vendita o di metriche basate sui giudizi espressi dalla clientela;

Iniziative di sostegno mediatico e culturale. Organizzazione di eventi ad alta attrattività mediatica, volti a “raccontare l’Italia e il suo territorio”, passando dall’approccio di viaggio generico e tradizionale a quello esperienziale ed emozionale. Attivabili anche iniziative trasversali per cogliere al meglio le opportunità offerte dall’Art bonus;

Iniziative formative
finalizzate a sviluppare percorsi di crescita professionale e manageriale. Intesa Sanpaolo renderà disponibili metodologie e contenuti formativi adottati al proprio interno, fruibili anche in modalità e-learning personalizzabile. Offrirà assistenza per la ricerca e l’utilizzo di fondi per la formazione continua, anche con forme di prestito d'onore per consentire la formazione degli studenti non solo a livello accademico.

«Importantissimo - spiega il ministro Dario Franceschini - che Intesa Sanpaolo sostenga in modo così forte gli investimenti nel settore del turismo, il settore che più di tutti sta contribuendo alla crescita del Pil e che ha potenzialità di crescita impetuosa da governare nei prossimi anni».



Intesa Sanpaolo potrà inoltre arricchire i contenuti dell’accordo attraverso i numerosi progetti già attivati per il settore turistico e culturale: la presenza di modelli di analisi dei progetti alberghieri, a disposizione di tutte le filiali, atti a valutare le peculiarità specifiche del settore turismo; il programma “sviluppo filiere” che considera, ai fini valutativi di una impresa, il valore rappresentato dall’appartenenza a una filiera di eccellenza, con effetti migliorativi sul merito creditizio e sulle condizioni del credito; la presenza di una specifica offerta dedicata alle imprese turistiche, in termini di servizi e di finanziamenti, che prende in considerazione sia le esigenze di stagionalità che la tipicità delle forme di incasso; la partnership nella creazione del portale “Destination Italia”, B2B e B2C, che rappresenta una valida alternativa all’intermediazione on line; la creazione dell’iniziativa e-commerce “Destination Gusto”, che consente alle imprese agroalimentari d’eccellenza di ampliare la propria attività commerciale tramite le vendite on line; la recente creazione di una piattaforma di crowdfunding che consente, a clienti e non clienti, di contribuire alla realizzazione di progetti in ambito sociale e culturale; la gestione del patrimonio culturale della Banca tramite “Gallerie d’Italia”.

L’obiettivo è offrire nuove opportunità di sviluppo competitivo a un settore strategico per il Paese. Le stime, eseguite considerando sia gli effetti diretti del turismo sull’economia nazionale che quelli indiretti (derivanti dall’indotto che gravita attorno alle imprese turistiche), indicano un peso dell’11% circa del settore sul Pil e del 12,5% sull’occupazione.


«Nel nostro Paese – conclude Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo - la sfida del turismo si gioca sulla capacità di creare valore su una ampia filiera, grazie ad un reticolo efficiente costruito su investimenti, innovazione, cultura, formazione, offerta integrata e digitale. Il nostro Gruppo crede fermamente nel settore turistico, uno tra quelli di maggiore crescita nel medio-lungo periodo. Siamo a disposizione per trovare soluzioni che consentano di estendere al turismo le opportunità offerte dal Piano Impresa 4.0 e consideriamo le imprese del settore tra quelle oggetto di particolare valorizzazione nelle nostre valutazioni di merito creditizio e commerciale, anche grazie alla coerenza dei loro progetti di sviluppo con le priorità previste dal Piano Strategico del Turismo ed alla loro capacità di coinvolgere settori trainanti dell’economia italiana come l’agroalimentare e la cultura».


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