martedì 30 gennaio 2018
La Lombardia si conferma leader tra le regioni per opportunità di lavoro. La difficoltà di reperimento sale al 25%
Ivan Lo Bello, presidente di Unioncamere

Ivan Lo Bello, presidente di Unioncamere

COMMENTA E CONDIVIDI

Oltre 1,2 milioni di rapporti di lavoro da avviare tra gennaio e marzo 2018, con il Settentrione che fa il pieno di risorse umane, prevedendo l’attivazione di quasi il 60% di questi contratti, Nord Ovest in testa con circa 390mila ingressi in azienda. È quanto emerge dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), sulla base delle entrate previste dalle imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi tra gennaio e marzo 2018 .

In particolare, nel mese di gennaio si sono concentrate, secondo le anticipazioni fornite dagli imprenditori, oltre 491mila occasioni di lavoro. Il settore del turismo è quello che registra la maggiore domanda di lavoro in questo inizio d’anno: quasi un contratto su cinque interessa infatti le professioni del commercio e turismo. Uno su sei, però, riguarderà i diversi profili tecnici, soprattutto quelli specializzati nell’area commerciale e del marketing.

Agli addetti alle vendite e alla ristorazione sono destinati circa 80mila rapporti di lavoro che le imprese intendono attivare nel primo mese del 2018. Ma se per questi profili le imprese ritengono di poter trovare il candidato più idoneo con relativa difficoltà (segnalata comunque per il 17% degli addetti alle vendite e per quasi il 22% degli addetti alla ristorazione), decisamente più complesso, secondo gli imprenditori, sarà individuare i quasi 33mila tecnici dei rapporti con i mercati ricercati nel mese di gennaio. In questo caso, infatti, la difficoltà di reperimento raggiunge quasi il 35% delle entrate complessive.

La difficoltà di reperimento in questo mese risale, in media, al 25% ed è decisamente consistente anche per alcuni profili di operai specializzati che compaiono tra le dieci professioni più ricercate nel mese di gennaio. Interessa, per esempio, quasi il 37% dei 13mila artigiani e operati specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni e ben il 41% dei 12.600 meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili. «Le imprese hanno ricominciato a investire sul capitale umano – spiega il presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello – anche se si scontrano ancora con le difficoltà di reperire sul mercato i profili giusti. Solo lo scorso anno, secondo i nostri dati, la ricerca di personale idoneo è stata difficile per coprire un posto di lavoro su cinque pianificati. Questo soprattutto a causa delle nuove competenze richieste dalle aziende e quelle disponibili sul mercato. Il crescente mismatch tra domanda e offerta costituisce quindi una delle sfide principali che il sistema di educazione e di formazione del nostro Paese deve affrontare. E su questo punto le Camere di commercio stanno lavorando per accorciare le distanze tra scuola e impresa attraverso programmi di orientamento e formazione».

Si mantiene stabile rispetto al mese scorso la richiesta di giovani. Pari al 35% del totale, supera a gennaio le 174mila unità ed è particolarmente consistente, in rapporto al totale delle entrate programmate, da parte delle imprese dei servizi finanziari ed assicurativi, dell’industria turistica e dei servizi informatici e delle telecomunicazioni.

La Lombardia si conferma leader tra le regioni per opportunità di lavoro: 114mila quelle programmate a gennaio, il 23% del totale. Ben distante da questo primato l’Emilia Romagna con i suoi 52mila contratti previsti, seguita dal Veneto, che supera i 50mila. Tra le regioni del Centro Italia, spicca il Lazio, con quasi 46mila entrate in programma, mentre nel Mezzogiorno il maggior numero di opportunità di lavoro sarà offerto dalle imprese campane, intenzionate ad attivare oltre 30mila contratti.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: