lunedì 16 ottobre 2023
Sul tavolo del consiglio d’amministrazione di Tim è arrivata l’offerta definitiva del fondo americano Kkr per acquisire Net-Co, liberando in modo decisivo il gruppo tlc dal massiccio debito
Kkr formalizza l'offerta. E il titolo Tim scivola in Borsa (-4%)

Reuters

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Tim scivola in Borsa dopo che il gruppo telefonico ha confermato la ricezione dell'offerta vincolante del fondo infrastrutturale americano Kkr per la rete. Il titolo cede il 3,97% a 0,26 euro.

Sul tavolo del consiglio d’amministrazione di Tim è arrivata l’offerta definitiva del fondo americano Kkr per acquisire Net-Co, liberando in modo decisivo il gruppo tlc dal massiccio debito. L’operazione coinvolgerà anche il Ministero dell’economia e delle finanze (Mef) che ha già prenotato il 20% della nuova società della rete con diritti strategici di governance e altri soggetti italiani tra cui il fondo F2i.

La scadenza dell'offerta su Net-Co è fissata per l'8 novembre ma il termine potrà essere prorogato fino al 20 dicembre. Il comunicato di Tim non ha invece dato alcuna indicazione sui termini finanziari della proposta da cui è per ora esclusa Sparkle, oggetto di una nuova offerta non vincolante, con richiesta di esclusiva fino al 20 dicembre.

Resta tuttavia da capire come intende muoversi il gruppo francese Vivendi, primo azionista di Tim con il 23,75% di fronte ad un’offerta di 21-23 miliardi di euro a fronte di una valutazione che per i francesi non è inferiore a 31 miliardi. Il Mef dovrebbe investire fino a 2,2 miliardi di euro per il 20% della rete Tim mentre Kkr mira al rimanente 65%.

Vivendi, non presente nel consiglio di Tim, inizierà una costosa battaglia legale dall’esito incerto contro la cessione? Il Mef è determinato a proseguire con il suo piano di vendita della rete, per il quale dovrà ottenere l’approvazione sia della Corte dei Conti sia dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato prima di procedere con la firma dell’accordo con Kkr. E questo nonostante le voci circolate dopo l’incontro della scorsa settimana tra i rappresentanti di Vivendi e il ministero guidato da Giancarlo Giorgetti, secondo le quali Yannick Bollorè e Arnaud de Puyfontaine, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Vivendi, avrebbero offerto una soluzione alternativa per “salvare” Tim senza cedere la rete. Intanto F2i, il fondo guidato da Renato Ravanelli, sta vagliando l’interesse di investitori italiani e stranieri per costituire un “veicolo” infrastrutturale che avrebbe in pancia circa un miliardo di euro per finalizzare l’investimento in NetCo.

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