lunedì 30 ottobre 2023
Il governo: decisione già presa. Il tentativo di ribaltare la vendita della rete al fondo americano Kkr, arrivata venerdì scorso dal fondo Merlyn, potrebbe essere sostenuto da Vivendi
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Si preannuncia una settimana rovente per Tim in attesa del doppio cda del 3 e 5 novembre. Il titolo in Borsa non subisce scossono dopo la proposta alternativa al piano Kkr arrivata venerdì sera e respinta dal governo. Il titolo segna un lieve aumento dello 0,29% a 0,24 euro.

La proposta TImValue. Venerdì scorso, a borsa appena chiusa una mossa a sorpresa ha sparigliato le carte sulla vendita della rete. Una proposta alternativa, denominata TimValue, all’operazione di cessione a Kkr, con l'ipotesi di una rete nazionale “unica” sotto Cdp, la vendita della parte consumer e di Tim Brasil. Dietro a questa operazione c’è il fondatore di Merlyn, Alessandro Barnaba, ma anche una vecchia conoscenza di Tim: Stefano Siragusa, ex vicedirettore generale di Tim, uscito dalla società telefonica nell’estate dello scorso anno. Con meno del 3% di azioni e circa 115 milioni di euro (calcolando a spanne quanto potrebbe costare rastrellare un altro 2%) il banchiere d'affari e il manager hanno provato a dare scacco al gigante americano Kkr che ha messo sul piatto un'offerta da 24 miliardi di euro.

Il no secco del governo: decisione già presa. Ma dal governo in sole 24 ore è arrivato un secco no, seguito da quello del cda Tim: si va avanti con l'esame dell'offerta di Kkr con l'obiettivo di chiudere nei tempi previsti. I due grandi soci di Tim non si sono espressi ma da ricostruzioni di ambienti finanziari, risulta che Cdp (che controlla il 9,8% del gruppo telefonico) non è in alcun modo coinvolta nel progetto di Merlyn; Vivendi invece, con il 23,7% potrebbe schierarsi dalla parte di 'Davide' e facilitare così anche la chiamata di un'assemblea per il 'ribaltone', con la revoca dell'ad Pietro Labriola e la nomina al suo posto dell'ex manager di Tim Siragusa. Il governo non cambierà strada e fa notare "di aver preso altre decisioni che contemplano un altro piano (quello che lega il Mef all'acquisto di Netco da parte di Kkr, ndr), reso manifesto alla società Tim e al mercato con trasparenza e nelle modalità corrette".

Il cda del 3 novembre. Tim sottoporrà al cda del 3 novembre il documento (36 pagine) in cui viene presentato il piano alternativo, arrivato venerdì ma chiarisce che "proseguono le attività propedeutiche alle decisioni in ordine alle offerte ricevute dal fondo Kkr nel corso delle già programmate riunioni del 3 e 5 novembre" e ricorda che il progetto NetCo "è in linea con il piano industriale) approvato all'unanimità dal cda.

La denuncia di Fistel Cisl alla Consob: scorribande finanziarie. La Fistel Cisl, la federazione sindacale che tutela i lavoratori dei settori dell'informazione, dello spettacolo e delle telecomunicazioni, ieri si è rivolta alla Consob per esporre segnalazione e preoccupazione sulle operazioni finanziarie che in questi giorni si stanno registrando intorno alla società Tim quotata in Borsa". In una lettera in cui chiede l'attenzione della Commissione, il segretario generale Alessandro Faraoni parla di "scorribande finanziarie", una "proposta fumosa". La Fistel-Cisl "è uno stakeholder di Tim in quanto ha la rappresentanza dei lavoratori e tra questi ce ne sono tantissimi che hanno investito in azioni di Tim", sottolinea Faraoni.

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