martedì 15 marzo 2011
Il testo, che è stato approvato all'unanimità, ora passa al Senato. Il provvedimento mira a stabilire i diritti fondamentali delle aziende definendone lo statuto giuridico, con particolare riferimento alle micro, piccole e medie, rispetto alle quali si intendono recepire le indicazioni contenute nello Small Business Act adottato a livello comunitario.
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Via libera dell'aula della Camera allo Statuto delle Imprese. Il testo, che è stato approvato all'unanimità, ora passa al Senato. Il testo approvato a Montecitorio è di iniziativa parlamentare; mira a stabilire i diritti fondamentali delle imprese definendone lo statuto giuridico, con particolare riferimento alle micro, piccole e medie imprese, rispetto alle quali si intendono recepire le indicazioni contenute nello Small Business Act adottato a livello comunitario.Il provvedimento mira a riconoscere il contributo fondamentale delle imprese alla crescita dell'occupazione e allo sviluppo economico; sostenere l'avvio di nuove imprese, in particolare da parte dei giovani e delle donne; valorizzare il potenziale di crescita, di produttività e di innovazione delle imprese; favorire la competitività nel contesto internazionale; adeguare l'intervento pubblico alle esigenze delle pmi. Arrivano misure per la riduzione e trasparenza degli adempimenti amministrativi a carico di cittadini e imprese, prevedendo che i regolamenti ministeriali o interministeriali, e i provvedimenti amministrativi a carattere generale adottati dalle amministrazioni dello Stato per regolare l'esercizio di poteri autorizzatori, concessori o certificatori devono recare in allegato l'elenco di tutti gli oneri informativi gravanti sui cittadini e le imprese introdotti o eliminati con gli atti medesimi.Varie le norme per la semplificazione dei procedimenti per l'attività di impresa: a tutela delle imprese si dispone che in nessun caso può gravare su di esse un'inadempienza addebitabile alla pubblica amministrazione. La pubblica amministrazione, poi, non potrà chiedere alle imprese documentazioni di cui già dispone. Viene quindi resa più trasparente l'informazione relativa agli appalti pubblici d'importo inferiore alle soglie stabilite dall'Ue e ai bandi per l'accesso agli incentivi da parte delle pmi nonché a facilitare la partecipazione delle micro, piccole e medie imprese alle gare d'appalto e a favorire l'accesso delle medesime imprese nell'aggiudicazione degli appalti.Nasce poi la Commissione parlamentare per le pmi, con il compito di valutare l'attuazione degli accordi internazionali e della legislazione in materia di micro, piccole e medie imprese e di formulare osservazioni e proposte sull'eventuale necessità di adeguamento della legislazione; arriva, infine, il Garante per le micro, piccole e medie imprese.
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