mercoledì 23 maggio 2018
L'incertezza sulla formazione del governo M5S-Lega ha forti ripercussioni sulla Borsa e sul differenziale tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi
Piazza Affari in affanno, si impenna lo Spread
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Mercati ancora sull'altalena a causa dell'incertezza politica e spread ai massimi livelli. Dopo la giornata positiva di ieri, stamattina piazza Affari apre in netto calo e fa registrare la performance peggiore in Europa. A far precitare la situazione le incertezze sulla nomina del nuovo presidente del Consiglio, dopo le incongruenze emerse sul curriculum di Giuseppe Conte, proposto da M5S e Lega al presidente della Repubblica. Probabilmente oggi i leader politici di Lega e M5S Matteo Salvini e Luigi Di Maio non saranno convocati al Quirinale.

La Borsa di Milano perde quasi due punti con il FTSE MIB sotto i 23mila, con titoli petroliferi e banche in pesante calo. Gli analisti sottolineano che il problema principale rimane il programma del nuovo governo perché non si capisce dove verranno reperite le risorse per finanziare le misure più rilevanti come flat tax, reddito di cittadinanza e pensioni.

Lo spread BTp/Bund che dopo un'apertura in lieve rialzo ha ripreso ad allargarsi rapidamente fino a sfondare quota 190 punti base. Ha toccato la quota 194 punti base, ai massimi da giugno 2017, e il rendimento dei decennali italiani, al 2,44%, sta aggiornando i massimi da oltre tre anni e mezzo, cioè da novembre 2014. Uno degli indicatori più usati per valutare lo stato di salute dell'economia italiana è lo “spread con i bund tedeschi”, considerato la spia della capacità di un paese di restituire i prestiti. Lo spread è la differenza o “allargamento” di rendimento tra i titoli di Stato (come i btp) italiani e quelli tedeschi (“bund”): meno l’Italia è credibile, più alti sono gli interessi che deve pagare per avere prestiti e più aumenta lo spread con i titoli tedeschi, giudicati molto affidabili.

Sulle principali piazze del Vecchio continente prevale un clima di cautela in attesa delle raccomandazioni che oggi la Commissione europea dovrebbe inviare a tutti i 27 Paesi dell’Unione sui temi economici. Attesa e cautela anche dall’altra parte dell’oceano, dove gli investitori guardano alle nuove tensioni tra gli Usa e la Corea del Nord.

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