mercoledì 12 marzo 2014
​Il commissario Cottarelli spieda al Senato i possibili tagli. E prospetta risparmi per 3 miliardi nel 2014, 18 nel 2015 e 34 nel 2016.
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La spending review potrebbe permettere di ottenere tagli per 3 miliardi di euro nel 2014. Lo ha detto il commissario Carlo Cottarelli in audizione al Senato. Precisando "ma dipende da quando si comincia”. Certo “se le misure fossero state avviate da inizio anno", sarebbe stato intorno ai 7 miliardi. E riguardo al futuro la stima è di 18 mld per il 2015, di 34 per il 2016.  "Nel mio piano – ha precisato - non c'è alcuna riduzione della spesa per la cultura e l'istruzione". E le proposte presentate al Senato "preservano le fasce di reddito più deboli" e garantiscono "un'attenzione negli aspetti redistributivi". "Ho presentato ieri sera il documento con le mie proposte al comitato interministeriale per la revisione della spesa: un PowerPoint con una settantina di schede", ha spiegato il commissario per la Spending Review. Proposte definite "in piena autonomia e indipendenza di giudizio", ha sottolineato, ricordando che alle sue indicazioni sui possibili dovrà comunque seguire "una scelta politica". Le stime sui possibili risparmi sono "al lordo dei possibili effetti sulle entrate, che si possono valutare solo dopo aver rivisto l'intero quadro fiscale, di finanza pubblica e della crescita". Cottarelli ha poi affrontato i vari punti su cui si dovrà intervenire. Pensioni E nel mirino è finita la spesa per le pensioni, “che è molto alta". Il commissario propone "un contributo temporaneo per le pensioni oltre una certa soglia essenzialmente per consentire l'assunzione di nuove persone", intervenendo sugli "oneri sociali per i neoassunti". Non toccherebbe l'85% delle pensioni. Potrebbero essere a rischio coloro che hanno un reddito da pensione superiore a circa 2.500 euro, ovvero la soglia fino a 5 volte il minimo. Lo si evince dalle dichiarazioni del commissario: salve l'85% delle pensioni. Se si guarda ai singoli trattamenti l'82,7% è inferiore ai 1.500 euro e il 95,3% sotto i 2.500, mentre se si guarda ai pensionati il 91,3% prende meno di 2.500 euro al mese. Auto blu Sul fronte delle auto blu il commissario straordinario per la spending review, Carlo Cottarelli, propone "un modello misto tra quello inglese e quello tedesco", quindi "auto blu solo per i ministri e un pool di massimo 5 auto per ministero". Lo ha detto in audizione in Senato. Le "mancette" Nel mirino della spending review anche le cosiddette "mancette" inserite nelle Leggi di Stabilità. È tra le proposte del commissario Carlo Cottarelli: suggerisce "un taglio dei microstanziamenti", ha spiegato in audizione in Senato, anche perchè "sono spese talmente piccole che è difficile valutarne l'efficacia e potrebbero non essere valide per un interesse generale" Partecipate Sulle società partecipate dello Stato si può intervenire con "un efficentamento tramite fusioni e un aumento delle tariffe", per quelle che offrono servizi pubblici, perchè "bisogna pur pagarli". Mentre fuori dal perimetro dei servizi pubblici serve "una azione forte, anche per chiuderle". La proposta al governo è di definire "piani di ristrutturazione entro settembre 2014". Risparmio sugli immobili Sono possibili "risparmi rilevanti", nell'ordine di "due miliardi", dalla spesa per immobili a livello di Stato ed Enti territoriali nell'ambito del piano triennale di spending review. Rai "Per la Rai è possibile fare qualche risparmio ulteriore, io ho un pò di suggerimenti: per legge deve avere sedi in tutte le Regioni, ma potrebbe benissimo coprire l'informazione regionale senza avere sedi". Polizia Le proposte per la Spending Review del commissario straordinario puntano anche a creare "sinergie tra i corpi di polizia". È, ha spiegato in audizione al Senato, "possibile un miglior coordinamento che possa portare nel giro di tre anni a risparmi significativi". Enti pubblici e Cnel "Ci sono Enti pubblici che si possono eliminare o razionalizzare. Tra quelli da eliminare, ad esempio, io avrei individuato il Cnel". Anche se ha comunque sottolineato come nel caso di un intervento sul Cnel ci siano aspetti costituzionali da considerare. Mobilità nel settore pubblico Nelle proposte del commissario c'è anche "la raccomandazione di rafforzare la mobilità nel pubblico impiego", che "già c'è ma è sottoutilizzata", ed è uno strumento che sarà utile per gestire gli esuberi che nei prossimi anni deriveranno dall'azione di tagli e risparmi.

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