lunedì 27 aprile 2020
Riaperte Mirafiori e Sevel. Gorlier: "Non è stato come girare un interruttore"
Sicurezza e gradualità: Fca riaccende i motori
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E' riparita questa mattina la produzione alla Sevel di Atessa (Chieti), primo grande stabilimento del gruppo FCA a riaccendere i motori dopo il blocco per l'epidemia. Nella fabbrica che produce il Fiat Ducato sono tornati al lavoro parte dei 6.000 dipendenti. Cancelli aperti anche allo stabilimento di Mirafiori dove circa 250 addetti alla produzione della fabbrica torinese hanno varcato per la prima volta i tornelli d'ingresso dopo la chiusura per l'emergenza Coronavirus. Un rientro graduale che vede ripartire al momento solo il turno delle ore 8-16. Riattivato un unico ingresso con il controllo della temperatura, e la fornitura per gli addetti di un kit per ridurre il rischio di contagio e una brochure per informare sui protocolli da seguire all'interno della fabbrica tra cui le distanze di sicurezza sia sul posto di lavoro sia a mensa e la possibilità di usufruire solo singolarmente delle aree di relax. Gli addetti rientrati oggi sono quelli impegnati nei reparti di lastratura, verniciatura e montaggio della preserie della 500 elettrica la cui produzione entrerà a pieno regime nelle prossime settimane. Contemporaneamente a Sevel e Mirafiori, sono ripartiti anche alcuni piccoli reparti a Cassino, Pomigliano e Termoli connessi allo stabilimento abruzzese per la componentistica. "Non è stato come girare un interruttore - dice il responsabile europeo del Gruppo Fca, Pietro Gorlier - perché il riavvio deve essere graduale e perché tutto deve avvenire avendo come priorità la tutela della salute di tutti".

Al loro ritorno al lavoro, i dipendenti dello stabilimento Sevel di Atessa, joint venture con il Gruppo PSA, che produce veicoli commerciali, hanno trovato oltre 300 mila metri quadrati di superficie sanificati nelle officine, circa 130 dispenser igienizzanti installati, diffusione delle informazioni di prevenzione ai dipendenti attraverso 15 maxi tabelloni e 25 monitor video, oltre 6000 brochure informative consegnate e 18.000 locandine affisse, una decina di termo camere di controllo della temperatura corporea agli ingressi e oltre 600 punti di dotazione disinfettante per pulire quotidianamente le attrezzature che utilizzano durante il turno di lavoro. Queste ed altre misure fanno parte dell’accordo firmato lo scorso 9 aprile con le organizzazioni sindacali nazionali per attuare in tutte le sedi italiane di FCA ogni possibile azione per garantire ad ogni lavoratore del Gruppo la massima sicurezza sanitaria.

Ad ogni dipendente di Atessa è stato inoltre consegnato oggi da FCA un kit personale che comprendeva mascherine chirurgiche e guanti (che sarà rinnovato ogni giorno) e un paio di occhiali da utilizzare durante le operazioni di pulizia del proprio posto di lavoro. La dotazione di mascherine consegnata consentirà a coloro che utilizzano i mezzi pubblici di poter usufruire della mascherina aggiuntiva anche durante il tragitto casa-lavoro e viceversa. Ai cancelli d’ingresso della Sevel sono stati infine messi in atto anche i rigidi controlli previsti dall’accordo siglato da FCA e organizzazioni sindacali. A seconda delle situazioni per coloro che sono entrati a piedi o in macchina, personale addetto al primo soccorso e medico, opportunamente protetto da dispositivi specifici, ha misurato la temperatura corporea utilizzando telecamere termiche fisse e mobili e termometri manuali a distanza.

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