martedì 13 agosto 2019
Crescita del 2,8% a livello nazionale in cinque anni, secondo una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi
Settore dell'usato, oltre 3mila attività
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Italiani sempre più vintage e attenti al recupero e al riuso. Il settore dell'usato arriva a contare oltre 3mila attività, con una crescita del 2,8% a livello nazionale in cinque anni, secondo una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese relativi alle imprese che operano nel commercio al dettaglio di articoli di seconda mano, usati o di antiquariato. Gli addetti sono oltre 6 mila, in aumento del 17% sul 2018, e il settore si presenta in costante movimento: l'ultimo quinquennio ha fatto segnare incrementi significativi per province come Teramo, Potenza, Como, Lecco e Terni, che hanno registrato aumenti del numero di attività superiori al +75%.

«L'ambiente è un tema sempre più importante per la vivibilità sui nostri territori. Diventa centrale nella quotidianità la dimensione ambientale dell'abitare e del lavoro, dalla presenza di verde al riciclo dei rifiuti, dal risparmio energetico all'uso di fonti alternative - commenta Marco Accornero, membro di giunta della Camera di commercio -. Anche la valorizzazione dell'usato di qualità rappresenta un ritorno al passato e spesso premia il recupero di alta qualità realizzati in modo artigianale».

Per quanto riguarda in particolare la Lombardia, le attività sono 600, in crescita dell'8,6% nei cinque anni di riferimento, per un totale di circa 1.300 addetti (+9% rispetto al 2018). La metà delle imprese della Lombardia è concentrata a Milano, che con le sue quasi 300 attività si conferma capitale della moda vintage assieme a Roma che ne ha 410. Ma nella classifica nazionale registrano una posizione nella top 20 altre due province lombarde: Brescia e Bergamo, con rispettivamente 73 e 55 imprese attive nel mercato dell'usato.


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