mercoledì 16 luglio 2014
Solo il 18% delle aziende medio piccole fa corsi; la crisi riduce i finanziamenti pubblici; le figure professionali più richieste nel mercato del lavoro. Necessario un nuovo regime fiscale.
COMMENTA E CONDIVIDI
Nel 2013 solo il 18% delle piccole e medie imprese italiane ha avviato corsi di formazione e di aggiornamento, mentre è difficile reperire sul mercato del lavoro figure professionali ad alto contenuto di competenze e specializzazione. È quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Expo Training (la fiera italiana della formazione) che ha intervistato un campione di 1.000 aziende italiane. Eppure la formazione nelle aziende è necessaria sia per aumentare la competitività produttiva, sia per creare nuova occupazione. Il protrarsi della crisi ha fortemente ridimensionato i programmi formativi sostenuti dal finanziamento pubblico (specie quello delle Regioni), mentre la percentuale di aziende private che hanno fatto formazione nel 2013 ristagna: solo il 10% nelle imprese fino a 100 dipendenti, il 25% nelle imprese fino a 300 dipendenti. E la maggior parte dei corsi di formazione si tiene nel Nord Italia (60%) mentre il Centro Italia è fermo al 20% ed il Sud al 20%.La formazione è essenziale sia per sviluppare il talento della forza lavoro esistente, sia per preparare nuove figure professionali pronte ad entrare in azienda. Le più richieste sono nel campo dell’economia e della gestione d’impresa, nel marketing, nell’informatica, in scienze matematiche, green economy, servizi alla persona, e poi ingegneri, architetti e dirigenti.L’indagine dell’Osservatorio Expo Training ha consentito anche di stilare una classifica delle tematiche formative preferite dalle aziende italiane:1.    Marketing vendite2.    Sicurezza3.    Management4.    Lingue5.    Informatica6.    Comunicazione interpersonale7.    Tecniche di produzione8.    Qualità9.    Giuridico normativa10.    Contabilità e finanzaUn dato che evidenzia il persistere di una forte componente di materie di derivazione 'scolastica' (lingue, informatica, sicurezza). E sono ancora poche le aziende medio piccole che inseriscono nel budget fondi destinati alla formazione."Servirebbero agevolazioni fiscali per le aziende private che attivano piani di formazione – sostiene Carlo Barberis, ad di Expo Training – e un meccanismo che consenta alle imprese che fanno formazione di sommare i propri fondi con quelli del finanziamento pubblico. Il momento è favorevole perché l’Italia sta cercando di uscire dalla crisi e sono allo studio provvedimenti interessanti come il Job Acts governativo. Ma è necessario sviluppare la cultura della formazione nelle aziende e sarà importante l’incontro tra queste e il sistema della formazione che avverrà in ottobre a Expo Training".In vista della esposizione universale Expo 2015, la IV edizione di Expo Training – la fiera della formazione cresce e diviene anche Expo Lavoro & Sicurezza, unica fiera del settore in Italia in cui vengono presentate le novità in tema di formazione, sicurezza e lavoro. La fiera si terrà dal 1 al 3 ottobre 2014 in Fiera Milano City, con 15 mila metri quadrati di area espositiva, oltre 100 espositori, 250 tra convegni e workshop, circa 5mila visitatori, di cui almeno 3mila in rappresentanza di aziende. Saranno presenti da una parte enti e società che propongono attività formativa e dall’altra aziende potenzialmente interessate. E inoltre esperti del lavoro e le maggiori sigle sindacali di lavoratori e datoriali con l’obiettivo di definire un pacchetto di indicazioni sul settore da presentare a Governo e Parlamento (http://www.expotraining.it/).
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: