giovedì 8 luglio 2021
Ipotesi di distorsioni della concorrenza per alcune clausole dell'accordo
Il quartier generale di Dazn vicino Monaco

Il quartier generale di Dazn vicino Monaco - Ansa

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Faro dell'Antitrust sulla vicenda Tim-Dazn. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un'istruttoria riguardo ad alcune clausole dell'accordo fra TIM e Dazn per la distribuzione e il supporto tecnologico relativo ai contenuti dei Pacchetti 1 e 3 dei diritti per la visione delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024. Il procedimento - spiega l'Antitrust - è volto ad accertare se esista una possibile intesa restrittiva della concorrenza con riferimento alle clausole dell'accordo che limitano commercialmente Dazn nell'offerta di servizi televisivi a pagamento, con l'effetto, fra l'altro, di ridurre la sua capacità di proporre sconti agli utenti finali e di ostacolare gli altri operatori di telecomunicazioni nell'intraprendere eventuali iniziative commerciali. L'istruttoria è, inoltre, mirata a verificare la restrittività dell'intesa con riferimento a ulteriori elementi che riguardano la possibile adozione da parte di Tim di soluzioni tecniche non disponibili per gli operatori di telecomunicazione concorrenti e che potrebbero tradursi in ostacoli all'adozione di soluzioni tecnologiche proprie.

L'Autorità ritiene che l'intesa fra Tim e Dazn potrebbe determinare significative distorsioni della concorrenza, in un contesto caratterizzato dall'evoluzione delle modalità di fruizione dei servizi televisivi verso la piattaforma internet e dai conseguenti benefici per i consumatori. Le restrizioni potrebbero, dunque, pregiudicare lo sviluppo concorrenziale nel mercato della pay-tv e nei mercati collegati, come quelli dei servizi di telecomunicazioni fisse al dettaglio e all'ingrosso a banda larga e ultralarga e delle telecomunicazioni mobili. Secondo l'Antitrust, l'accordo potrebbe anche impedire ai consumatori di scegliere liberamente il proprio fornitore di connettività internet e la modalità di fruizione di Dazn, con un possibile pregiudizio economico ed in termini di varietà delle soluzioni tecnologiche disponibili.Con la vendita delle offerte dei contenuti del Campionato di calcio di Serie A appena iniziata, l'Autorità "ha anche avviato un procedimento per l'eventuale adozione di misure cautelari che verranno decise solo laddove, all'esito del contraddittorio con le parti, dovesse risultare che i comportamenti attuati da TIM e DAZN determinino danni gravi e irreparabili alla concorrenza".

Tim ribatte e spiega le sue ragioni, affidate a un comunicato: "Siamo fiduciosi che a seguito del contradditorio con l'Autorità verranno chiariti tutti gli aspetti oggetto del procedimento, certi che l'accordo con Dazn ha come obiettivo quello di sviluppare la concorrenza nel mercato della pay-tv, la visione dei contenuti in streaming e accelerare il processo di digitalizzazione del Paese a beneficio di tutti clienti e degli operatori di telecomunicazioni".

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