venerdì 26 marzo 2021
Consegne bloccate e lettera aperta ai clienti: non ordinate. Manifestazioni in piazza in molte città, da Trieste a Napoli
I rider chiedono l'applicazione del contratto nazionale della logistica alla loro categoria

I rider chiedono l'applicazione del contratto nazionale della logistica alla loro categoria - Ansa

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Uno sciopero in tutta la Penisola per chiedere diritti e tutele. I rider incrociano le braccia in tutta Italia, tornando a chiedere dopo un anno di super-lavoro per via della pandemia che ha fatto lievitare ordini e consegne un contratto nazionale, salari adeguati e il riconoscimento dello status di lavoratori dipendenti come la procura di Milano ha chiesto il mese scorso dopo una lunga inchiesta su sfruttamento dell'immigrazione e caporalato.

In una lettera aperta, inviata ai clienti e all'opinione pubblica, i fattorini chiedonodi non fare acquisti in segno di solidarietà. La protesta è stata confermata nonostante la firma di un protocollo tra sindacati e aziende del delivery per la legalità, contro il caporalato, l'intermediazione illecita e lo sfruttamento lavorativo nel settore del food delivery voluta anche dal ministro del Lavoro Andrea Orlando. I rider chiedono "un contratto vero e proprio, con tutele reali, concrete garanzie, equità e rispetto del loro lavoro con una retribuzione adeguata. In altre parole, un contratto collettivo nazionale. Ci troviamo - spiegano - in una situazione paradossale, eppure diffusa nel mondo del lavoro contemporaneo, sempre più simile ad una giungla: siamo pedine nelle mani di un algoritmo, eppure siamo considerati lavoratori autonomi; siamo inseriti in un'organizzazione del lavoro senza alcun potere, eppure non siamo considerati lavoratori dipendenti".

Da Torino a Roma, da Milano a Trieste molte manifestazioni in piazza per sensibilizzare l'opinione pubblica. A Napoli qualche momento di tensione con un centinaio di manifestanti che dopo aver esposto uno striscione con la scritta "diritti,salario e dignità" hanno acceso alcuni fumogeni. Hanno quindi toltoil presidio e si sono diretti verso la Prefettura dove è in corso un'altra manifestazione di protesta.quella del mondo dei circhi e del settore wedding

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