sabato 2 aprile 2016
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Roma «Cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani»: è con questo obiettivo che i sindacati italiani tornano in piazza, con una mobilitazione che interesserà tutte le regioni. Tre le manifestazioni principali, dove questa mattina interverranno i tre segretari generali: Susanna Camusso (Cgil) parlerà aVenezia, Annamaria Furlan (Cisl) a Roma e Carmelo Barbagallo (Uil) a Napoli. «Cambiare la legge Fornero sulle pensioni è oggi una priorità », per dare a lavoratori, pensionati e giovani «un futuro più dignitoso», ha scritto la Furlan, in un editoriale su 'Conquiste del Lavoro', il quotidiano del sindacato, È «indispensabile ripristinare una flessibilità nell’accesso allapensione, a partire dall’etàminima di 62 armi, oppure attraverso la possibilità di combinare età e contributi». La leader Csil rimarca anche la necessità di «uscire da un dibattito astratto, fatto di annunci e promesse, aprendo un tavolo serio di confronto governo-parti sociali». Lamodifica delle norme per uscire in anticipo dal lavoro si scontra però con l’entità delle risorse da reperire, come dimostrano i dati diffusi ieri dalla Corte dei conti. Nel rapporto sulla finanza pubblica la Corte ha stimato i risparmi conseguiti delle riforme pensionistiche degli ultimi anni. Senza gli interventi del 2007 e i molteplici interventi effettuati nel biennio 2010-2011, tra cui lalegge Fonerò, spiega la Corte, la spesa per le pensioni «sarebbe stata superiore di ben due punti di Pii» rispetto a quella attuale, cioè «oltre 30 miliardi di euro l’anno, per un periodo di almeno quindici anni». Gli stessi magistrati rilevano però come anche la strada dell’innalzamento dell’età pensionabile comporti problemi. «Occorre chiedersi se le persone saranno in grado di lavorare per tutti gli anni in più» previsti, afferma il rapporto, che giudica «ragionevole dedicare parte dell’incremento della speranza di vita all’attività lavorativa», a patto che «si tratti di vita attiva e non anni di ridotte capacità», perché in questo caso ne risentirebbeto la produttività del Paese e il Pii.
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