lunedì 6 maggio 2013
​Sarebbero necessari per controllare l'operato degli amministratori delle società quotate, compresa la possibilità di attivare misure cautelari nei loro confronti.
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​La Consob dovrebbe essere dotata di maggiori poteri di indagine e di maggiori prerogative per controllare l'operato degli amministratori delle società quotate, compresa la possibilità di attivare misure cautelari verso gli amministratori (compresa la rimozione). È questa la richiesta che il presidente della Commissione Giuseppe Vegas ha avanzato oggi durante l'incontro annuale con la comunità finanziaria. Il presidente Consob ha ricordato il riconoscimento dell'Fmi al sistema italiano di controllo sui mercati, ma ha sottolineato che è comunque necessaria "una modifica del Testo unico della finanza". "Il primo intervento dovrebbe essere quello di estendere a tutte le aree di vigilanza della Consob i poteri di indagine previsti dalla disciplina sugli abusi di mercato, poteri da esercitare nei confronti di chiunque sia informato dei fatti", ha detto Vegas.Il presidente ha poi sottolineato che sarebbe "opportuno rafforzare i poteri della Consob in tema di condotte illecite poste in essere dagli amministratori delle società quotate", dando alla Commissione la possibilità di denunciare all'autorità giudiziaria i comportamenti degli amministratori, di estendere oltre gli abusi di mercato la sanzione dell'incapacità temporanea di assumere incarichi di amministrazione, di prevedere una specifica sanzione verso gli amministratori nei casi di violazioni in materia di parti correlate."La possibilità di attivare misure cautelari, finalizzate a impedire che gli amministratori possano perpetrare più gravi comportamenti illeciti, potrebbe consentire di intervenire prima che si possano determinare danni irreparabili", ha detto Vegas con riferimento alla possibilità di sospendere o rimuovere gli amministratori.Tra gli strumenti che potrebbero essere utili per contrastare gli illeciti, Vegas ha citato anche il whistleblowing e i programmi di clemenza.«CON LA TOBIN TAX RISCHIO DI SPIAZZAMENTO»L'imposta sulle transazioni finanziari nota come Tobin tax potrebbe provocare la "delocalizzazione di importanti comparti dell'industria finanziaria nazionale" e "la penalizzazione per l'operatività in strumenti derivati". Lo ha sottolineato il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, nel suo intervento all'incontro annuale con i mercati finanziari. In particolare, secondo Vegas la Tobin tax comporta "il rischio di spiazzamento, forse anche irreversibile, sui mercati".STAGNAZIONE E DISOCCUPAZIONE I MAGGIORI PROBLEMI DI OGGI"Dopo vent'anni di stagnazione economica e cinque di intensa crisi, ci siamo resi conto che i rimedi congiunturali non sono sufficienti. Bisogna fare di piu" ha spiegato Vegas perchè "bisogna mettere l'economia produttiva in grado di ripartire". Il presidente della Consob ha quindi detto alla platea riunita a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa: "Il Paese, pur nelle difficoltà del presente, ha tutti i requisiti per poter partecipare da protagonista alla crescita dell'Europa".  Vegas, nel corso del suo discorso, ha anche evidenziato che "se la parsimonia della spesa pubblica e il rispetto delle ragioni dei contribuenti debbono costituire la stella polare dell'azione di ogni governo, il necessario risanamento dei conti pubblici nei Paesi più indebitati dell'Eurozona non può che realizzarsi in un quadro di crescita economica". Questo aspetto è "la condizione indispensabile per migliorare i parametri di finanza sui quali vengono costruite le manovre. Il risanamento - ha aggiunto - non può che avvenire attraverso un approccio più graduale rispetto a quanto ad oggi previsto dal fiscal compact".
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