martedì 21 novembre 2023
Indagine sulle abitudini di pagamento: in termini di valore le transazioni digitali rappresentano il 51%
Il "sorpasso" delle carte, ma in negozio gli italiani usano il contante
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I pagamenti digitali hanno superato in valore il contante che rimane però lo strumento di pagamento principale presso i punti di vendita fisici, specialmente per gli acquisti di valore ridotto (fino a 50 euro). L'utilizzo delle banconote è diminuito rispetto al passato, complice anche la rivoluzione forzata nelle abitudini di acquisto imposta dalla pandemia. In termini di valore delle transazioni, i pagamenti con strumenti alternativi al contante hanno acquisito maggiore importanza e rappresentano oltre la metà delle spese totali nei negozi, stanno complessivamente aumentando, supportati anche dalla crescita del commercio elettronico. Le carte, oltre a rappresentare il principale concorrente del contante per le transazioni nei punti vendita, continuano a essere lo strumento di pagamento più utilizzato, in termini sia di numero sia di valore, per le transazioni relative ad acquisti online. Sono questi i principali dati contenuti nel "Rapporto sulle abitudini di pagamento dei consumatori in Italia: evidenze dall'indagine Bce del 2022", presentato dalla Banca d'Italia che fa parte della collana "Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento".Il rapporto presenta i risultati italiani dell'indagine sui comportamenti dei consumatori dell'area dell'euro condotta dalla Banca Centrale Europea tra la fine del 2021 e la prima metà del 2022. Lo scopo principale è fornire informazioni aggiornate sulle tendenze nell'utilizzo degli strumenti di pagamento in Italia. Inoltre, ove possibile e utile, il rapporto confronta i risultati italiani con quelli dell'area dell'euro e con quelli della precedente edizione, condotta nel 2019, e dell'indagine nell'eurozona condotta nel 2015-16.

L'indagine ha coinvolto 4483 intervistati. Dallo studio emerge che in Italia i pagamenti in contante rappresentano il 69% del totale (erano l'86% nel 2016) contro il 26% delle operazioni con carte (erano il 13% nel 2016). Un residuo 4% riguarda i pagamenti con altri strumenti comprese le app che negli ultimi anni stanno prendendo piede tra i giovani (2%). In un confronto con gli altri Paesi l'Italia rimane uno di quelli a maggiore dipendenza dal contante. Ma in termini di valore delle transazioni c'è stato il sorpasso con i pagamenti alternativi rappresentano il 51% delle spese: erano il 32% nel 2016 e il 42% nel 2019. In forte aumento anche l quota dei pagamentoi online che è salita al 16% (era del 6% nel 2019).

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