giovedì 26 febbraio 2015
In Italia l'eco-innovazione mostra «una tendenza positiva; nel 2012, secondo la classifica europea, era al 15esimo posto» e invece «nel 2013 è salita al 12esimo» (nella foto Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile).
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Le imprese 'verdi' come motore della ripresa nazionale: in Italia l'eco-innovazione mostra "una tendenza positiva; nel 2012, secondo la classifica europea, era al 15esimo posto per eco-innovazione" e invece "nel 2013 è salita al 12esimo", tanto che "il 98% degli imprenditori italiani afferma che si deve puntare sul risparmio e l'uso sempre più efficiente di energia e risorse". Questo, in sintesi, il contenuto del Rapporto sulla green economy 2014 (Le imprese della green economy: la via maestra per uscire dalla crisi) realizzato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e dall'Enea.Secondo il report - che è suddiviso in quattro capitoli - "in Europa il 26% delle pmi già offre prodotti e servizi 'verdi' e il 93% ha messo in campo almeno un'azione per essere più efficiente". Le imprese dell'economia verde - dichiara Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile - "chiedono di pesare di più nelle scelte economiche del Paese, perché la loro crescita può contribuire in modo decisivo a far uscire l'Italia dalla crisi. Le imprese della green economyhanno infatti maggiori possibilità di sviluppo sul mercato interno e su quelli esteri". Per Roberto Morabito, responsabile dell'unità tecnica tecnologie ambientali dell'Enea, "il passaggio a un nuovo modello economico più sostenibile implica non soltanto lo sviluppo di nuove filiere green e il rafforzamento di quelle esistenti, ma anche la riqualificazione in chiave green dei processi e dei prodotti dei settori industriali tradizionali"; percorso su cui è "impegnata" l'Enea "nello sviluppo dell'eco-innovazione come strumento prioritario per guidare la transizione da un'economia lineare a un'economia circolare".
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