giovedì 10 ottobre 2013
​Il monito del presidente degli industriali: «Letta non mi ha lasciato molte speranze che la cifra da destinare alla riduzione del cuneo fiscale sia di dieci miliardi».
Manovrina con tagli e dismissioni, ma senza soldi alla Cig
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​''Abbiamo bisogno di fare un manovrone e non una manovrina''. Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a margine dell'assemblea degli industriali di Como a Cernobbio. ''Con lo status quo noi dalla crisi non usciamo, il nostro Paese rimarrà a crescita bassa o nulla'', ha aggiunto. Il premier Enrico Letta, nell'incontro di martedì, ''non ha fatto cifre ma, per il momento, non mi ha lasciato molte speranze'' che la cifra da destinare alla riduzione del cuneo fiscale sia di ''dieci miliardi''. Lo ha detto il presidente di Confindustria. Squinzi ha quindi ribadito: ''Letta mi ha detto che non ci sono risorse ma è disponibilissimo a suggerimenti e proposte''.

''Pensavamo di rettificare a -1,8% dal -1,6% il Pil di quest'anno ma, visto che in questo momento si è recuperata la stabilità politica il -1,6% dovrebbe essere la proiezione più probabile''. E' quanto ha sottolineato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a margine dell'assemblea degli industriali di Como a Cernobbio. Squinzi rileva che ''c'è di buono anche che i dati della congiuntura economica internazionale stanno migliorando e questo ci potrebbe dare una mano''

''C'è stata la signora Camusso che ha ironizzato dicendo che siamo sulla stessa barca ma che noi siamo in coperta e loro giù a remare: da questo dissento nel modo più totale, siamo tutti giù a remare''. Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi che aggiunge: ''ce la stiamo mettendo tutta e ci impegneremo a remare per tenere a galla questo Paese''. ''Siamo nel mezzo della tempesta perfetta - sottolinea - dobbiamo andare tutti nella stessa direzione''
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