giovedì 19 febbraio 2015
«Il Jobs act è la chiave per far ripartire il Paese», ha sottolineato anche il segretario generale dell'Ocse Angel Gurria. Secondo le stime dell'organizzazione con sede a Parigi, nei prossimi cinque anni in Italia si potranno creare 340mila nuovi posti.
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"Dal primo marzo le aziende potranno assumere con le nuove regole" sul contratto a tutele crescenti, che domani sarà varato definitivamente dal Consiglio dei ministri insieme all'altro decreto attuativo del Jobs act sulla nuova Aspi. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, alla presentazione del rapporto Ocse sull'Italia. "La nostra scelta è di fondare il mercato del lavoro sul contratto a tutele crescenti" e su questo "produrre una massa consistente di nuovi contratti", ha aggiunto.Siamo "convinti che se quest'anno 200-300-400mila entreranno nel mercato lavoro" con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, ha detto ancora il ministro del Lavoro, "avremo cambiato il modo di pensare il mondo dell'occupazione". Poletti si è detto "orgoglioso" sul Jobs act e di quanto fatto da governo e Parlamento. "Il Jobs act è la chiave per far ripartire il Paese". Lo ha sottolineato anche il segretario generaledell'Ocse Angel Gurria, aggiungendo che "se pienamente attuato potrà rappresentare il vero motore del cambiamento". Secondo le stime dell'organizzazione enunciate da Gurria nei prossimi cinque anni in Italia si potranno creare 340mila nuovi posti.
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